Maledetto 90°.
Sempre lui, minuto e marcatore. Come all’andata la Juventus agguanta il Catania allo scadere dopo una partita combattuta, di quelle che a vincerle restano nella storia.
Beh, pensare ad un 1-1 nel pre-match sarebbe stato sicuramente positivo. Vederlo al termine, soprattutto per com’è maturato, non lo è.
Una gara che i rossazzurri hanno combattuto minuto per minuto, secondo per secondo, attaccando quando bisognava attaccare, soffrendo quando era necessario difendere.
A far male è che si dovrà lottare ancora, per altri 90’, quando invece fino all’ottantottesimo sembrava essere fatta con una giornata di anticipo, a dispetto di Parma, Empoli e Livorno che, almeno le prime due, potranno ancora dire la loro.
Ma che Del Piero tenesse a segnare lo si era visto fin dai primi minuti, dalle conclusioni finite sul fondo per un non niente, il che faceva presagire ad una giornata diversa e fortunata, elemento quest’ultimo che è mancato per gran parte del campionato, soprattutto in trasferta.
Tesi avvalorata dal goal di Martinez: occasionale ma anche voluto, non nella fattura ma nell’intenzione di volerlo realizzare. Importante perché realizzato in apertura di ripresa: cross da calcio d’angolo, mischia davanti a Buffon, Martinez tocca con i glutei, poi forse con la coscia. Goal strano, che l’esultanza te la lascia in gola fino a quando l’arbitro indica il centrocampo, con la paura che il fischio indichi un fallo che in questo caso non c’è.
Bene Trefoloni, due righe di commento le merita anche lui: è facile criticare l’arbitro, difficile elogiarlo; questa volta è giusto farlo, ha diretto in maniera impeccabile, o quasi.
Un 1-1 che deve dare fiducia, che ha espresso le vere potenzialità di questo Catania. Già, perché la Juventus non si è proprio risparmiata: tiri in porta, aggressività e cartellini sono la prova di ciò che questo match ha voluto lasciare, di una partita vera, di un calcio che non si fa di calcoli ma di volontà, di attaccamento alla maglia.
Speriamo ne segua l’esempio il Livorno domenica prossima.
Quel che importa ai tifosi rossazzurri è concentrarsi sul Massimino, non badare, se non al 90’, ai risultati provenienti dagli altri campi. |di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 122 volte