Era proprio quello che in casa Inter temevano: veder riapparire gli spettri ante Calciopoli, quando la maledizione era diventata di casa, abituale compagna di un team che non poteva piò ritenersi tranquillo, nemmeno in situazioni che la tranquillità l'avrebbero pressochè imposta per definizione. Eppure sino alla partenza del girone di ritorno codesto torneo pareva destinato a riprodurre lo strapotere nerazzurro vissuto in occasione del campionato 2006-07, ossia quando l'Inter lottava effettivamente in solitario, con la Roma a fungere più che da antagonista ad una sorta di diversivo, giusto per violare la monotonia che si andava plasmando. Poi, complici molte avversità, tipo infortuni che l'hanno colpita a ripetizione, la compagine nerazzurra palesava un calo di rendimento ed in parte di risultati, anche se tuttavia lo scudetto non appariva in discussione, visto che alla carenza di grandi risultati sopperiva la Roma con prestazioni non proprio da team in lotta per il tricolore, quasi ad assecondare una leadership nerazzurra oramai marcata da tempo. Per alcune settimane la Roma era rimasta a -4 dai Campioni d'Italia in carica, per un distacco che non permetteva cali di tensione al biscione e che nel contempo restituiva un poco di interesse ad un campionato che altrimenti sarebbe sfociato nel soporifero. |di Albertosig| - articolo letto 111 volte