L'Inter deve fare mea culpa per aver dilapidato un patrimonio in modo sin troppo dimesso. Alla Roma, comunque finirà, andrà invece il merito di non aver mai rimesso i remi in barca, di esser rimasta lucida anche quando la tempesta sembrava preludere all'inevitabile abdicazione. Contrariamente alla banda Moratti che quasi sembra aver ripudiato il ritmo forsennato che un torneo così duro imporrebbe senza sospensioni o flessioni apprezzabili. br>Ci si prepari dunque a 90 minuti da brivido come non se ne vedevano da tempo, un pò come nel 2001-2002, per un paragone che è tutto un programma.
Intanto nella zona medioalta la Fiorentina si riappropria del 4° posto valido per l'accesso alla Grande Europa, forse regalandosi in definitiva un torneo magniloquente e demolendo le grandi aspirazioni di un Milan -1-3 a Napoli- che aveva già pregustato la redenzione di un torneo inespressivo per le abitudini di un team sin troppo assuefatto alla gloria. Prandelli così rischia di non pagare dazio per il trattamento non ortodosso riservato a Vieri, dato in partenza. Nel giorno della retrocessione ufficiale del Livorno -per quello che è l'epilogo più adeguato che spetta ad un team 'imbarazzante'- si tirano fuori Cagliari, Torino e Reggina. Si giocheranno la Serie A in 90 minuti Empoli, Parma e Catania, quest'ultimo raggiunto in Zona Cesarini dal riscopertosi bomber di sfondamento Del Piero. Per una 38' giornata tutta da vivere sino all'ultima goccia di sudore. |di Albertosig| - articolo letto 147 volte