D. Luciani - Calcio Magazine Redazione Sportiva L'Opinionista
I Sensi, stritolati dai debiti, devono assolutamente trovare un acquirente, per mantenere la squadra al vertice. Quando la Roma alzò la coppa Italia al cielo, Spalletti disse più o meno queste parole : “Quest’anno abbiamo fatto una grande stagione, irripetibile”. Il tecnico toscano aveva ragione: le sue parole assumono in questi giorni un significato profetico e allo stesso tempo nefasto. La Roma non ha più forze. I Sensi hanno un debito di 343 milioni di euro verso Unicredit e solo una cessione del club giallorosso può rimetterli in carreggiata. Di certo il mercato dei capitolini rischia di essere deficitario. Con Mancini partente sicuro per circa 15 mlioni di euro, Aquilani col contratto in scadenza nel 2010 e Vucinic in comproprietà col Lecce, per i vice campioni d’Italia la situazione è veramente difficile. Analizziamo i tre casi singolarmente partendo da Mancini. SITUAZIONE MANCINI-AQUILANI-VUCINIC - Al brasiliano sono interessate tre squadre: Valencia, Atletico Madrid e Barcellona. Più defilata l’Inter che, con l’arrivo di Mourinho pare puntare ora su altri obiettivi. A questo punto si tratta solo di capire qual’è la squadra che offre di più, dopodiche Mancini partirà per la terra dei conquistadores. Chi al posto dell’ex giocatore dell’Atletico Mineiro? Spalletti avrebbe voluto Di Natale, ma le quotazioni del numero 10 dell’Udinese sono in ribasso a causa del lievitare del suo cartellino, che dopo l’europeo potrebbe essere ancora puiù oneroso.
Al momento le alternative a Di Natale non ci sono, così come non c’è un’alternativa ad Aquilani che chiede un adeguamento ( da 900 mila a 2,5 milioni di euro) che la Roma non può garantirgli. Aquilani vuole restare alla Roma, ma è chiaro che se non vedrà accettate le sue richieste partirà per altri lidi. Le pretendenti al gioiellino giallorosso sono due: la Juventus e l’Inter. I bianconeri potrebbero mettere sul piatto della bilancia Iaquinta, gradito a Spalletti e che al momento è chiuso da Trezeguet, Amauri e Del Piero, mentre i nerazzurri proporrebbero circa 20 milioni di euro. Diversa la situazione di Vucinic: la Roma vorrebe riscattare il montenegrino, letteralmente esploso quest’anno, ma il Lecce chiede circa 12,5 milioni di euro per la sua metà (contro i 5,5 milioni pagati dalla Roma due anni fa per la comproprietà) forte dell’interesse di molti club prestigiosi, Real su tutti. CERCASI TERZINO SINISTRO -
C’è poi un altro tassello che la Roma deve risolvere ed è quello relativo al terzino sinistro. Tonetto ha disputato un’altra grandissima stagione, ma ha 35 anni ormai ed è necessaria un’ alternativa per farlo rifiatare. Svanito Modesto, andato al Genoa, rimane Mathieu, ma il Tolosa chiede 6,5 milioni di Euro, cifre che i giallorossi ritengono eccessiva. Soldi. Soldi soldi. I problemi economici dei giallorossi paiono bloccare tutto.
SPALLETTI AL CHELSEA? - Come se non bastasse si è aggiunta la grana Spalletti, contattato dal Chelsea a Parigi un po’ di giorni fa. Al tecnico toscano è stato offerto un ingaggio di 6,5 milioni di euro, e 100 milioni di budget da spendere sul mercato. L’ex allenatore dell’Empoli pare abbia declinato, anche per il fatto di non parlare l’inglese, oltre che per un debito di riconoscenza verso i Sensi.
L’assalto a Spalletti però fa capire come la Roma sia al momento vulnerabile.
Tutte le società si stanno muovendo sul mercato. Solo i giallorossi sono completamente immobili. L’impressione è che rifiutare l’offerta di Soros sia stato un azzardo. I Sensi non hanno più la forza di mandare avanti questa società. MERCATO: ANCORA DIENTRO LE ALTRE GRANDI - Con Juve, Fiorentina e Milan che si stanno rinforzando, il pericolo è che l’anno prossimo i giallorossi lottino per un posto Uefa. Per questo è necessario trovare al più presto acquirenti credibili in grado di rilanciare la società.I Sensi hanno fatto molto per la Roma, ma ora è il momento di passare la mano. Lo devono a loro stessi, cui non si può chiedere altri sacrifici dopo che sono arrivati a vendere anche alcuni immobili di proprietà pur di non toccare la società giallorossa, prima che ai tifosi. Ora tocca ad altri fare sì che questo progetto continui. Signori imprenditori fatevi avanti, altrimenti la Roma rischia di ripetere la debàcle della Fiorentina di Cecchi Gori e questo nessuno sportivo potrebbe sopportarlo.
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