Inizio luglio, il calcio mercato entra nel vivo nelle sedi delle società, le voci si rincorrono, fondate e non; sogni e speranze dei tifosi ardono al pensiero di un semplice nome, nella sfrenante attesa che l’infinito ciclo del calcio ricominci…
Inizio luglio, clima disteso in casa Catania: a due settimane dal ritiro, morale ottimo, menti ricaricate, nessuna polemica, nessun malumore, nessun caso mobbing.
A luglio il mercato del Catania già si muove: ecco la partenza annunciata di Juan Manuel Vargas, destinazione Firenze; ecco gli arrivi di Carboni e Ledesma a puntellare il centrocampo, e di Dica, Paolucci e Catellani, oltre a Di Cosmo, nel reparto avanzato; senza dimenticare il portiere Kosicki promettente slovacco.
Attivi Pulvirenti e Lo Monaco nel mercato in entrata, intenzionati a dar a questa squadra un volto ed una mentalità nuova. Andrà via gente che a questa maglia ha dato, oltre a Vargas, anche Colucci, Baiocco, Edusei, Sottil e Polito; al loro posto ecco altri giocatori che nelle loro precedenti squadre hanno vinto e anche tanto.
Direttamente da Bucarest, ecco Nicolae Dica, vincitore di due campionati e una coppa nazionale con i “Roş-Albaştrii” dello Steaua di Bucarest; dalle montagne austriache Ezequiel Carboni, perno del centrocampo del Red Bull Salisburgo campione d’Austria nel 2007 con Giovanni Trapattoni in panchina.
Ha entusiasmato il caldissimo pubblico della Bombonera, con un rigore ha zittito il Monumental dei rivali del River: Pablo Ledesma approda a Catania forte di un palmares ricco di trofei vinti in Sudamerica(Apertura 2005, Clausura 2006), più quella Coppa Libertadores del 2007 dove il centrocampista delle Pampas lasciò il suo zampino, con le reti al Cùcuta in semifinale e al Gremio nell’atto conclusivo.
Anche Paolucci e Catellani, attaccanti che pur militando in squadre minori si son già presi le loro soddisfazioni; il primo vincendo il campionato di categoria con la Primavera della Juventus nel 2005/2006(segnando anche una rete nella finale contro i parietà della Fiorentina, ndr ); il secondo trascinando la Reggiana alla promozione in C1, ottenuta nel maggio scorso.
Insomma gente abituata a vincere, a primeggiare, intenzionata a non staccarsi dal passato glorioso ed emularlo in maglia rossazzurra. Una nuova aria aleggia in città, un cambio radicale rispetto ad un’ ultima stagione salvata per il rotto della cuffia: c’è voglia di portare a definitivo compimento il progetto Catania dopo due anni di “assestamento” in un’avventura nuova come la Serie A; c’è l’onore e l’onere di affermare questa squadra come una realtà stabile del massimo campionato nazionale, senza trasferte maledette, senza patemi d’animo dell’ultima giornata, nè cardiopalmi e radioline accese di speranza.
Solo noi, come squadra, come città, con tanta voglia di dimostrare all’Italia intera il nostro valore. Ambizioni importanti, obiettivo preciso di una salvezza davvero tranquilla da cogliere tenacemente. Facce nuove, nuovi stimoli ed un vecchio immortale cuore rossazzurro, per spiegare le ali al Liotru! |di Dario Damico - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 290 volte