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2008-07-28

Catania - Assisi: Fine Anteprima


Tre giorni di permesso, e far tutto quello che il ritiro non concede di fare; ...ma senza “allargarsi” troppo, l’unica raccomandazione.
Arrivederci ad Assisi, “Fine Anteprima”:
Due settimane è durata, due settimane per raggranellare forze ed idee, imbastire teoremi di gioco e nuove amicizie, convincere l’allenatore col proprio valore, e le proprie motivazioni.
Bentornati ad Assisi, “Inizio Ritiro”:
Quello vero, fatto di scelte, e non più prove. Carattere e compattezza, dovranno venir fuori, e giustificare le ambizioni che finora solo a parole vogliono “qualcosa in più della salvezza”.
Un modulo, e sarà il 4-2-3-1 almeno per l’inizio, ed una squadra, composta da non più di 25 giocatori; mantenere gli equilibri dello spogliatoio, nonostante l’addio di quasi tutto il gruppo “storico”, sarà il primo banco di prova che testerà la solidità del progetto 2008/09.
Da riconoscere il notevole sforzo della società, che già da questa Anteprima ha messo a disposizione di Zenga l’intero organico titolare, salvo eccezioni alle quali sarà facile rimediare per il 30 Agosto; nessun arrivo, durante l’Anteprima, una sola partenza, quella di Mezavilla; tutti in gioco, unica discriminante, oltre ai piani societari, il responso del campo.
Concorrenza e lealtà, ecco come ritrovare giocatori temuti dispersi. Mascara cede il 10 a Dica, senza batter ciglio, possibile “frizione” trasformata in “primo passo” per un’amicizia fuori e dentro il campo. Il bene del Catania innanzi a tutto, numeri, contano quelli in campo, ed il calatino par aver ritrovato “l’ispirazione dei giorni migliori e la grinta della matricola” , parola di Giacomo Tedesco, altro elemento difficile da estromettere dall’undici titolare se continuerà ad esprimersi ai livelli mostrati finora. Segna e fa segnare, come ai bei tempi in maglia granata. Ma altri e tanti altri come loro, Martinez e Llama, ad esempio, che finalmente hanno ritrovato integrità muscolare e continuità sul campo, o lo stesso Sabato, passato da “ruota di scorta” a principale candidato al ruolo di terzino sinistro, inamovibile, se non fosse che anche Alvarez inizia ad uscire dal guscio.
Promossa “in toto” la nuova filosofia di Zenga: allenamenti, col pallone, e partitelle ogni due giorni; finalmente, mai nella sua storia il Catania aveva sostenuto tanti impegni amichevoli, giusto così, importanti i muscoli, ancora più importante l’attitudine mentale agli schemi, ai movimenti, al dialogo coi compagni, qualità che non posso prescindere dal numero di minuti trascorsi sul campo, insieme, con avverso un altro undici, parimenti intenzionato a vincere.
Correndo dietro ad un pallone si suda di più, ma si fatica di meno. Gli effetti saranno ancor più manifesti ai primi confronti di campionato. Intanto ci si prepara ad affrontare avversari via via più consistenti, che dovranno mettere alla prova non più solo l’attacco, ma ‘intero sistema di gioco disegnato da Zenga e colleghi. Quarantasei reti in sei uscite danno l’idea d’un cambiamento radicale, tanto nel modo d’interpretare la fase offensiva quanto negli interpreti stessi, a cominciare dal numero. Si attacca in quattro, se non in cinque, parole d’ordine imprevedibilità e goal; un tridente di fantasisti dietro l’unica punta, mobile (Paolucci) o statica (Plasmati) comunque sempre pronta ed attenta negli inserimenti. E non scordiamoci di Morimoto, e Spinesi, che completeranno il “gioco delle coppie”. Attaccanti, finalmente tanti.
Anche se da ora innanzi segnare non sarà più così facile, almeno quanto prendere reti non sarà più così impossibile. Carboni e Ledesma, ad occuparsi della fase di demolizione-costruzione; davanti alla sesta miglior difesa del campionato scorso, riconfermata in blocco, ad eccezione di Vargas; belle speranze, in attesa di conferme. Quelle chieste dalla dirigenza, che mai come quest’anno ha speso e si è spesa per fare del Catania un grande Catania; al di là delle dichiarazioni di circostanza, quegli 84’ di paura hanno giovato e tanto.
Si riprende il 30 Luglio, un mese ed un giorno all’inizio del campionato.
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 160 volte


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