Buttando giù dalla torre:
Colucci (Chevo Vr – Cagliari), Edusei (Chievo Vr.), Sottil (Avellino), Babù (Avellino), Millesi (Avellino) e Polito.
Mandando altrove:
Di Cosmo(Paganese – Catanzaro) e Minelli(Triestina).
Riflettendo su:
Baiocco, Gazzola, Llama, Plasmati ed Antenucci.
Integrando almeno:
Un portiere ed un esterno offensivo; per poi agire di conseguenza alle “Riflessioni”...
il Catania verrebbe a comporsi di 26/27 giocatori, all’incirca il numero indicato ad inizio mercato tale da garantire governabilità al gruppo, mitigando i compiti dell’allenatore ed i costi di gestione della società.
Modulo indicato, ma puramente indicativo, il 4-2-3-1, mutabile, a seconda delle esigenze, in un più guardingo 4-3-2-1, col semplice inserimento di un secondo mediano di spinta sulla linea avanzata e l’arretramento davanti la difesa di Carboni, o chi per lui. L’albero di Natale tanto caro al Milan.
Camaleontico, con un’idea di gioco, come ama dire Zenga, ed infinite soluzioni per attuarla; la vittoria non ha una sola ricetta, nulla di strano che il Catania si cimenti in più d’un modulo. Catania: I Possibili Moduli
I giocatori ci sono, per di più particolarmente duttili, basti portare ad esempi il trio offensivo Mascara – Martinez – Dica, ognuno alter ego dell’altro, ovunque. O anche Llama e Gazzola, uno per la fascia sinistra, l’altro per la destra, sia difesa che centrocampo vanno bene; non ha limiti di fascia invece, Alvarez, basta dirgli dove correre ed il cross va automatico, sia col destro che col sinistro.
Ed in più, a differenza degli anni passati, un ingrediente essenziale: quella buona dose di concorrenza, che da’ nuovo vigore ai giocatori navigati e stimola i giovinetti ad imparar presto ogni trucco del mestiere. Un conforto per i tifosi, e soprattutto per il tecnico, che, non si troverà costretto a rivoluzionare il proprio sistema-atteggiamento di gioco causa infortunio o squalifica di questo o quell’altro giocatore. Ci sarà sempre un terzo, a volte anche un quarto, pronto a cogliere e capitalizzare la propria chance.
Si parla soprattutto dei giovani, rampanti più che mai.; si punta sui giovani, e lo si fa in prospettiva, per assisterne ed assecondarne la crescita, senza strattoni: Catellani, Morimoto, Biagianti, Gazzola, Paolucci, senza dimenticarci, a prescindere da un loro trasferimento, giocatori come Antenucci, Plasmati, Di Cosmo; Tutti giovani, tutti di valore; Ai questi vanno aggiunti quelli già da qualche anno nel giro dei prestiti ed inoltre l’intero gruppo Primavera, che la società è riuscita a piazzare in squadre professionistiche di Prima e Seconda Divisione.
Il giorno in cui, anche solo uno di questi, maturerà tanto da esser promosso in Prima Squadra, ed in pianta stabile,sii potrà dire che il Vivaio etneo, ricostruito tre anni orsono, inizia a dare i propri frutti. In questo trova spiegazione l’impellenza mostrata dalla società nella costruzione di un centro sportivo che funga da volano ai giovani talenti non solo di Catania, ma di tutto il comprensorio Sud-Insulare, sempre a corto di strutture, e non di talenti.
E’ già adesso, e sarà via via sempre più una stagione cruciale per le future ambizioni del progetto Catania-Pulvirenti&LoMonaco; gli sforzi fatti, tangibili come mai, meritano d’essere sublimati in traguardi importanti, nei quali in pubblico sarà indispensabile creda, senza seguire le naturali bizze imposte dal calendario, con atteggiamento partecipe e costruttivo, ricordando sempre cos’era il Calcio a Catania 6 anni fa, e cosa sarebbe stato, di nuovo oggi, con un ex-patron di latita-vacanza a Santo Domingo. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 130 volte