Niente Baci da Perugia (citazione scontata ma obbligata).
In un Curi deserto, nella prima domenica d’Agosto, il Catania incassa la prima sconfitta di questo suo precampionato.
Dal 14 luglio a oggi, erano state sette vittorie in sette match di preparazione affrontati, con avversari che andavano dalle prime categorie dilettantistiche alla Lega Pro, al campionato bulgaro.
Un’altra squadra pronta a disputare la Pro, il Perugia si aggiudica il test di questa sera con il risultato di 3-2.
Tre reti, subite, che certamente inducono ad una riflessione approfondita, non tanto sui “come” quanto sui “perché”. Stanchezza, senza dubbio presente, ma anche una fase difensiva che mai s’era messa a confronto con un avversario di una certa caratura che fosse, al contempo, “determinato” sopra ogni cosa a raggiungere la vittoria.
E’ una sconfitta che va presa nella maniera più costruttiva possibile, tanto da fungere da stimolo, più che ammonimento. Il Calcio d’Agosto è “pazzerello”, e prenderlo troppo sul serio, nel bene e nel male, spesso si rivela una pista ingannevole. Da salvare, invece, ancora una volta, è lo spirito col quale i giocatori etneisono scesi ed hanno combattuto in campo; consci delle limitazioni imposte dagli allenamenti mattutini, ma non per questo domi o arrendevoli agli attacchi di un avversario più fresco.
Andar sotto ma recuperare subito; salvo capitolare a cinque minuti dalla fine, quando l’accaduto è irreparabile ed intempestivo. Il pallone non fa fatica a correre, i giocatori sì; ed all’ 85’, quando un pallone va in rete, ad Agosto, è già tanto trovare la forza di riportarlo a centrocampo.
Finché c’è forza c’è calcio, lo testimoniano le 4 reti, tutte nel primo tempo; poi è come giocare alla roulette russa “Chi segna per primo vince”. Qualcosa va registrato, senza dubbio, ma è una considerazione lapalissiana a guardare il calendario; con scadenze, e quindi strategie ed esigenze ben diverse tra Categorie altrettanto dissimili; tematiche che concorrono ad attenuare, seppur temporaneamente, la forbice che intercorre tra i rispettivi valori tecnici, definibili solo al tirar oggettivo delle somme.
Parlare di sterilità “offensiva”, alla prima sconfitta, sarebbe buffo; più che altro, si dovrà battere molto sull’affiatamento tra “trequartisti” e punta di riferimento, sincronizzare movimenti e schemi, perfezionare dettagli che vanno a far la differenza quando si contano occasioni costruite e reti segnate; Ricordiamo comunque che i palloni messi dentro, finora, salgono a 51; e se voglion dir poco, agli occhi di qualcuno, tanto di più, agli stessi occhi, non potranno dire quelli subiti. E viceversa...
Quindi “Pari”, nel senso del risultato più onesto, stasera, nel senso del “sembra” ma chissà se è, veramente; Cosa? - Questo Catania. Sì, ma cosa? - Così brutto ed incompleto, come dicono alcuni; o Così perfetto e promettente, come dicono altri.
La bellezza del calcio, e del pensiero umano; dove sta la verità? A prescindere dalle differenti vedute, ogni tifoso si contenterebbe d’aver torto ma di sapere lei, la verità, ben chiara nelle idee di chi presenterà il Catania 2008/09 ai nastri di partenza. Ad Agosto, la verità non può far male.. non ancora. |di Dario Damico & Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 151 volte