Ormai è questione di ore. Per la Fiorentina la stagione sta per cominciare. Nel modo più difficile, con due partite attese fin dal 2002, sognate da chi la maglia viola non l'aveva abbandonata nemmeno in serie C2. La Champions League con le telecamere che arrivano ovunque (basta pensare alle richieste della Uefa: 2mila mq di spazio per i pullman delle tv), è arrivata. Oggi i viola lasceranno definitivamente il ritiro estivo di San Piero a Sieve, dove hanno trascorso le ultime due settimane. Da domani allenamento serale allo stadio Franchi. E il clima partita comincerà a farsi sentire. Per tutti, per i più giovani e per i giocatori d'esperienza, quelli che sono stati acquistati per regalare il salto di qualità: come Gilardino che guiderà per la prima volta in una gar che conta l'attacco viola.
Per l'attaccante di Biella gli stimoli non mancano e nemmeno l'esperienza internazionale. Sono 42 le sue presenze in campo europeo (con le maglie di Parma e Milan) e 8 i gol. Sui suoi movimenti Cesare Prandelli sta lavorando con attenzione fin dal primo giorno. Dopo la partita contro il Progresul il tecnico lo ha richiamato, è il Gilardino di Parma che vuole rivedere in campo non quello di Milano abituato (troppo secondo il tecnico) a giocare sul filo del fuorigioco. Ma gli schemi della Fiorentina prevedono il coinvolgimento della punta centrale nella costruzione dell'azione offensiva. Su questo Gilardino è chiamato da subito a migliorare. L'attenzione dei tifosi martedì sarà rivolta soprattutto a lui, chiamato a coprire il buco lasciato da Toni due anni fa.
Altro esordiente molto atteso è Felipe Melo. Il centrocampista brasiliano gli schemi di Prandelli li ha metabolizzati immediatamente. Anche troppo forse, visto che sta limitando di molto le sue incursioni offensive. E' proprio Melo ad ammetterlo: «Mi sono concentrato molto sui movimenti che vuole l'allenatore. Lo scorso anno ho segnato 7 gol, spero di farne almeno 4 in maglia viola ». Volto sorridente e sereno, Melo è in forma anche fuori dal campo. Anche quando si tratta di parlare di Messi, con cui in partita c'erano stati un po' di screzi: «E' tra i più bravi del mondo ma se non accetta le regole del calcio potrebbe andare a giocare a basket». Il suo inserimento veloce è merito anche dei compagni: "Ho trovato un gruppo straordinario. Mi trovo benissimo, il più simpatico di tutti è Kuz. Mi fa sempre ridere». Dato Melo per sicuro titolare, Kuzmanovic e Donadel si giocano un posto con Almiron. L'argentino è in forma e potrebbe assicurare gioco e qualità.
Altro giocatore chiamato martedì a fare la differenza è, naturalmente, Adrian Mutu. Il Fenomeno ha la grande occasione di far diventar e que l lo che è stato il caso del-l'estate, uno sbiadito ricordo. Non è al massimo della condizione fisica, le gambe ancora non girano come vorrebbe ma la classe non ha bisogno di allenamenti. La concorrenza comunque non manca: Daniel Osvaldo è in una condizione fisica strepitosa. Scalpita per giocare e aspetta il suo turno. Non siamo proprio al ballottaggio per un posto ma l'argentino è una delle note più liete di questa prima parte di stagione.
Infine la difesa, il reparto dove i punti interrogativi sono maggiori. Gamberini è una certezza. Un suo leggero affaticamento non preoccupa e martedì sarà al centro della difesa. Accanto a lui Kroldrup con Zauri a destra e Vargas a sinistra. |di Ernesto Poesio - Fonte: Corriere Fiorentino| - articolo letto 124 volte