Premessa: Sfida che per il Parma, quanto per il tecnico Cagni, ha il gusto amaro della Serie A perduta . Col senno di poi, né all’ex tecnico dell’Empoli né ai ducali, alcuno mai potrà restituire, domani, la categoria perduta, né altra soddisfazione potrà colmare lo scotto di ieri, come neanche le ambizioni di oggi.
Altra stagione, altre ambiziosi, il passato è storia, Catania – Parma è sfida per la Coppa Italia, forma mentis ben chiara tanto nell’una che nell’altra contendente.
Parma -
Ghirardi ha allestito, su misura per Cagni, una formazione altamente competitiva e ben assortita in ogni reparto da far invidia non solo ad alcune neopromosse ma anche a traballanti “veterane” di A; unico scotto, da pagare in estate, il ritardo di preparazione fisiologico nei molti “lunghi” che in campionato andranno a comporre l’undici titolare. Lo sa l’allenatore, non possono ignorarlo i diretti interessati soprattutto dopo la prestazione offerta al secondo turno di Coppa quando al Tardini andò in scena il Portogruaro, fino al 63’ del secondo tempo sopra di due reti a zero. In quell’occasione fu il pubblico a giocare un ruolo importante, quasi fondamentale, nel recupero almeno dei supplementari e quindi nella vittoria finale. A Catania il fattore campo sarà un disvalore.
Catania - Prima uscita stagionale per il nuovo Catania, prima uscita stagionale per Zenga da tecnico confermato, tutto davanti agli occhi “innamorati” del Massimino che solo nel pre-partita si concentreranno sull’avveniristico tabellone luminoso, poi sarà Catania, finalmente, dopo più di tre mesi d’astinenza, durissima.
Non è mistero che la dirigenza etnea veda, nella prosecuzione del cammino in Coppa Italia, la (probabilmente unica) chance di agganciare l’Europa, che presa dal dritto, o dal rovescio, sempre Europa resta. Intenzioni ed ambizioni chiare, migliorare il risultato, eliminazione in semifinale, della precedente stagione; a ciò sarà necessario costruire un campionato che garantisca serenità e rischi minimi, l’occasione è ghiotta, il traguardo, possibile (vista anche l’opportunità di giocare sempre in casa, ad eccezione che nei Quarti), passi falsi, fatali, ergo concentrazione.
Formazione Parma - Paci con la febbre, Parravicni e Matteini Ko, Morrone con una fastidiosa podalgia, Kutuzov e Leon (colpo di mercato) che si aggregheranno al gruppo direttamente a Catania, Venerdì, saltando così tutta la preparazione; non sarà il Parma che i tifosi ducali immaginano per il Campionato, ma occhio, Catania, sarà una squadra piena di giovani con voglia di far bene per dimostrare il loro talento e la loro voglia di giocare da titolari, valori che in una competizione come la Coppa Italia possono dimostrarsi più decisivi che solamente utili.
Al posto di Paci, in difesa, giostrerà Rossi, a segno contro il Catania nel 2-2 dell’anno scorso al Tardini; a centrocampo più Mariga che Morrone, mentre in attacco il “giocatore vittoria” col Portogruaro, Paponi, sostituirà Kutuzov. 4-4-2: Pavarini; Zenoni, Rossi, A. Lucarelli, Castellini; Reginaldo, Mariga, Morrone, Pisanu; C. Lucarelli, Paponi. Formazione Catania - Chissà se, come regola dell’anno scorso voleva, il secondo portiere in campionato, Kosicky, sarà il primo in Coppa? Solo Zenga scioglierà questo dubbio. Nel resto del campo il Catania che pochi hanno visto, con buona probabilità schierato sul 4-3-3, per far fronte al folto centrocampo parmigiano ma anche in luogo della defezione di Ledesma, reduce com’è dalla gara contro la Bielorussia. Altro discorso per Dica, rientrato già giovedì dopo l’impegno in nazionale; preferenza ad Antenucci, sull’esterna destra, ma se Paolucci non dovesse figurare tra i disponibili (febbre), allora dentro Dica o Martinez, ed Antenucci possibile prima punta (anche Plasmati è Ko). A centrocampo tanta sostanza, con Baiocco titolare.
4-3-3: Bizzarri; Alvarez, Terlizzi, Stovini, Sabato; Carboni, Baiocco, Biagianti; Mascara, Martinez, Antenucci.
Tattica Parma -
Cagni non ne fa mistero, la sua squadra non è in grado di esaudire ancora gli standard richiesti dal campionato, perciò gioco semplice senza strafare laddove il livello fisico non consente ancora di farlo. Molti passaggi, con palla che corre più di quanto non facciano i giocatori; gran parte del gioco parmigiano passerà lungo le fasce, così da non permettere facili contropiedi avversari e sfruttare, in zona offensiva, le doti aeree di Cristiano Lucarelli. Difesa all’esame d’idoneità, svogliata contro il Portogruaro, Cagni non ammette altre distrazioni. Tattica Catania - Zenga, in settimana, ha insisto parecchio sugli schemi offensivi a 3 attaccati e sui movimenti della difesa proprio in situazione di cross dal fondo. Dosi di tattica “ad personam” per Baiocco, Mascara e Martinez, proprio a questi ultimi due sarà affidata la zona-gol, puntare l’avversario e mettere al centro per gli inserimenti dei compagni, o provare il tiro da fuori; senza punti di riferimento l’attacco del Catania, con ruoli quasi interamente intercambiabili tra i tre protagonisti. Occhio anche agli inserimenti di Baiocco.
Giocatori Chiave Parma
Cristiano Lucarelli: Ha il compito di segnare, Cagni ripone in lui quasi ogni speranza.
Pisanu: A lui sparigliare le carte nella difesa del Catania.
Zenoni: Non dovrà concedere spazio ai dribbling degli attaccanti etnei.
Giocatori Chiave Catania
Terlizzi: Anticipare di testa Lucarelli sarà compito suo.
Antenucci: Si fa sul serio, Zenga gli chiede goal che contino.
Biagianti: Un’occasione importante, un ruolo cruciale. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 177 volte