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2008-08-24

Catania: chi ben comincia...


Chi ben comincia... è a metà dell'opera
Tutto in sedici minuti. Anzi no, forse meno. Insomma è tra l’ultima azione del primo tempo supplementare e i primi cinque giri di orologio del secondo che si consuma la vittoria del Catania sul Parma allo stadio Massimino di fronte, forse inaspettatamente per periodo e lamentele sul costo del biglietto, a quasi 11.000 spettatori.
Una partita a tratti noiosa, a momenti spettacolari. Un’alternanza continua, più nella ripresa rispetto alla prima frazione di gioco nella quale i rossazzurri hanno impostato bene, concluso e arginato le ripartenze avversarie, quelle di un Parma dai grandi nomi per la Serie B, apparso già pronto sia per l’inizio del campionato cadetto che per una pronta risalita in massima divisione.
Diverse le indicazioni utili per mister Zenga, soprattutto lì davanti dove la concorrenza è tanta così come la qualità degli atleti schierati, partendo proprio dai più giovani: Antenucci e Paolucci. Due cognomi simili nel finale così come le prestazioni dei due ragazzi, ottime entrambe, separate solo da un elemento, un dettaglio di vitale importanza per un attaccante: il goal. Già perché Antenucci, ben supportato da Martinez (a dir la verità spesso “passero solitario”) e ancor più da Peppe Mascara, è riuscito a districarsi bene al centro dell’attacco, fungendo a volte da prima punta e in altre occasioni da sfonda per i due laterali. Ne è un esempio l’occasionissima capitata sui piedi di Martinez e respinta con la medesima parte del corpo dall’estremo difensore gialloblu Pavarini.
Altrettanto ha fatto Paolucci, entrato in una fase di gara nella quale, sia perché ci troviamo ad agosto e soprattutto in virtù di un caldo fastidiosissimo pure negli spalti, i ventidue in campo erano ormai stanchi e sembravano inesorabilmente avviarsi verso la lotteria dei calci di rigore. E invece un guizzo, anzi due e tutto cambia in pochi secondi: prima, è il 14’ del primo supplementare, si avventa in scivolata su un pallone proveniente da destra scagliando un siluro imparabile; poi, ed è da poco cominciata la ripresa degli extra time, servito da Mascara e da circa trenta metri beffa il portiere avversario con un pallonetto che delizia i tifosi rossazzurri.
A proposito di sostenitori: bene, anzi benissimo e stupendo il tifo che continua ad impressionare i neo acquisti rossazzurri, emozionati. Esordio, unito a stanchezza, che gioca un brutto scherzetto a Dica, pupillo di Zenga, autore di una prestazione al di sotto delle aspettative.
Bene comunque anche il Parma che esce a testa alta e con un campioncino in più: Antonelli, una spina nel fianco per la difesa rossazzurra: di testa o con i piedi poco importa, è sempre lui ad impensierire un Bizzarri in giornata di grazia. Due parate strepitose, di quelle che valgono un goal.
Nei sedicesimi di finale il Catania affronterà il Padova, vincitore in serata per 2-1 sul Chievo. Match sulla carta abbordabile ma la storia insegna come ogni gara sia fine a stessa. E’ bene ricordarlo questo perché tra una settimana al Massimino andrà di scena il calcio che conta, quello della serie A. Ad attendere è il Genoa che, scherzi del destino, sarà la prima a giocare all’ex Cibali in campionato come la scorsa stagione.
|di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 118 volte


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