Primo round per i neroazzurri. Al termine di 120 minuti di grandi emozioni l’Inter si aggiudica la Super Coppa Italiana, centrando dunque il primo obiettivo utile. Un successo maturato al termine dei calci di rigore dove gli errori di Totti e Juan sono risultati determinanti ma che hai punti premiano la miglior condizione fisica ed organizzativa degli uomini di Mourinho che rispondono nel migliore dei modi ai primi attacchi di scetticismo della critica. Da incorniciare la prova del giovane rivelazione dalla scorsa stagione Mario Balotelli e l’ottima serata di Ibrahimovic, capace di sostenere almeno 90 minuti ad alti livelli. AL VIA IL CALCIO CHE CONTA - Primo atto del calcio che conta. Inter e Roma si ritrovano ad aprire la stagione sportiva con una classica che da anni vede per protagonisti i due club. La sfida del Meazza vede per i neroazzurri un’insolita posizione di Cambiasso come centrale difensivo a far coppia con Burdisso con Muntari a sigillare il centrocampo dove Mancini e Figo sono le ali del terminale offensivo Ibrahimovic. Interessante anche il rilancio di Stankovic. Per la Roma assente Totti e con l’inserimento dal primo minuto dei neoacquisti Baptista e Riise con un modulo che si mostra speculare a quello neroazzurro, un classico 4-3-3 con Aquilani riproposto assieme a Pizarro (leggermente acciaccato) e De Rossi. IBRA SPAVENTA, ROMA LEGGERA – Partenza positiva dei neroazzurri che al 5’ hanno una buona occasione con Zlatan Ibrahimovic. L’assist di Muntari è delizioso e lo svedese approfitta di un intervento ‘leggero’ di Juan, apparso preso in contropiede nell’occasione, per calciare di poco al lato sul primo palo. I movimenti di Mancini restano un’interessante chiave di lettura per creare spazi ai compagni, come Figo che al 14esimo realizza uno splendido uno-due con Ibrahimovic che con un tocco di piatto morbido sfiora il bersaglio. Maglie larghe dei giallorossi che piazzandosi a zona lasciano interessanti varchi per gli inserimenti dei centrocampisti neroazzurri. SBADATA GIALLOROSSA, MUNTARI SBLOCCA – La rete a queste condizioni era nell’aria, la Roma al termine di alcuni minuti di ‘giri a vuoto’ capitola. Merito al 18esimo di un’azione di Ibrahimovic che mette in condizione di calciare a Maicon (Mexes devia sulla traversa) e che poi trova sulla scia un reattivo Muntari che scaglia la sua voglia di rilancio verso la rete avversaria. Un vantaggio che legittima un buon possesso palla degli uomini di Mourinho. Spalletti di contro appare in più occasioni perplesso per una squadra in evidente difficoltà tattica. SACRIFICIO DI TUTTI, COMPATTEZZA DI SQUADRA – Il gioco di Mourinho regala i primi applausi ai tifosi neroazzurri ma anche un grande dispendio di energia e fiato. Ne sa qualcosa Figo che lo si è visto stranamente anche in fase difensiva a ripiegare e tenere la posizione. Un fatto che mancava nel dna del giocatore da diverso tempo. Stessa situazione ma con diversa condizione anagrafica e atletica per Mancini che sale e scende per il campo come un forsennato. La tenuta è messa a dura prova e questo tuttavia consente di mantenere un’ottima compattezza al reparto difensivo che riesce costantemente a raddoppiare le marcature e a ripartire con più uomini . IBRA SPRECONE, SI PREPARA TOTTI - 6’ minuto di gioco, Ibra ha l’occasione per svoltare definitivamente il match. In un’occasione di tre contro tre preferisce la percussione e conclusione personale che trova la gamba di Mexes a deviare una potenziale occasione pericolosa. Nell’occasione Figo e Mancini avrebbero potuto approfittarne per sfondare sull’esterno. Totti inizia a riscaldarsi, per Spalletti non resta tempo da perdere. LA GRINTA DI DE ROSSI, PARTITA RIAPERTA – Penalizzata all’inverosimile la Roma colpisce alla prima occasione. Siamo al minuto 14esimo e un varco centrale lasciato dai neroazzurri complice un intervento non perfetto dell’estremo portiere dei padroni di casa esalta la conclusione di potenza di De Rossi che riapre i giochi in una gara che stava rallentando i suoi ritmi con gli uomini di Mourinho a tirare un po’ il fiato. QUANTE LAVAGNE PER BALOTELLI – Tante lavagne, forse troppe da vedere tutte assieme per il giovane Balotelli chiamato ad un insolito ruolo di esterno. Baresi mostra in sequenza tante situazioni di gioco: possibile memorizzarle all’istante? Che sia solo un semplice ripasso? Non cambia il modulo di gioco, probabilmente Ibra tenderà a decentrarsi per lasciare il varco centrale alla giovane punta neroazzurra. SENSIBILE E PLAUSIBILE CALO DI RITMO – Non poteva durare 90 minuti l’Inter tutta pressing e raddoppi marcatura. In realtà la rete di De Rossi è stato il passaggio definitivo verso un’Inter più compassata, pronta a ripartire ma meno pimpante nel rettangolo di gioco, meno brillante nelle ripartenze. Ne approfitta la Roma per prendere coraggio anche se raramente trova gli spazi giusti per pungere o mettere in difficoltà i campioni d’Italia in carica. SUPER MARIO BUCA LA FRAGILITA’ DIFENSIVA – Siamo al minuto 38esimo quando diventa devastante la percussione centrale di Balotelli. Complice una grande leggerezza di centrali giallorossi, l’attaccante neroazzurro si ritrova davanti Doni, superando in velocità Cassetti. La conclusione è di quelle da giocatore esperto che calcia a botta sicura. Per Mourinho chance giocata bene, i numeri gli hanno dato ragione. VUCINIC RIPRENDE I NEROAZZURRI - Se qualcuno aveva scommesso sul successo conquistato negli ultimi 7 minuti dagli uomini di Mourinho sbagliava. La Roma con il passare dei minuti è cresciuta e la rete di Vucinic premia al meglio gli sforzi di una squadra rinvigorita moralmente dall’ingresso in campo di Totti. E così la sfida apre le porte ai supplementari. ANCORA BALOTELLI DUE VOLTE - Il primo fulmine dell’extra time porta le firma di Balotelli che con una precisa punizione impegna severamente Doni. I guizzi del giovane punta possono fare la differenza in un momento di stanchezza per molti giocatori. Ancora allo scadere del primo tempo bolide su punizione e splendido colpo di reni di Doni a deviare in angolo. IBRA-BALOTELLI E… DONI! - Ovazione per Mario Balotelli, ancora lui con la preziosa collaborazione di Ibrahimovic, cerca l’angolo vincente con una conclusione di piatto a giro ma il reattivo Doni devia ancora (3’minuto). In panchina Mourinho e Baresi guardano quasi stupiti le gesta dell’eroe dalla serata. JUAN E CESAR DETERMINANTI - In pochi istanti due interventi a campi invertiti e il risultato che resta salvo sul 2-2. Prima è Juan ad intervenire con una perfetta scelta di tempo su Ibra lanciato a rete, poi è Julio Cesar ad arpionare il pallone su Okaka al termine di una sua proiezione personale. Niente di fatto, necessari i calci di rigore… INTRICATA LOTTERIA - Che le emozioni non sarebbero finite qui è apparso evidente e i rigori hanno confermato l’imprevedibilità del calcio. Questa volta l’illusione del successo è stata della Roma dopo l’errore dal dischetto di Stankovic. Ma il capitan Totti questa volta non è rimasto freddo e il suo errore ha innescato una parabola discendente verso la Roma. Di li a poco sarà Juan a farsi respingere la conclusione dall’ottimo Julio Cesar mentre è l’altro capitano, Zanetti a dare il colpo di grazia ad un incontro senza fine…
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