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2008-09-02

Bologna super vince a San Siro! Di Vaio e Valiani fanno sognare i tifosi


Che partenza, ragazzi!
Un Bologna senza il senso della misura espugna San Siro e batte 2-1 il Milan, una squadra senza confronti a detta del suo presidente pro tempore Adriano Galliani. Senza senso della misura i rossoblu che erano preconizzati come vittime sacrificali inevitabili e che invece hanno zittito i profeti di sventura, senza alcun complesso di inferiorità, meritando il successo per 90' minuti giocati alla pari, con ottima proprietà tecnica, con eccellente tenuta atletica e, naturalmente, con sagacia tattica pressoché esemplare.
Infatti nessuno ha messo minimamente in discussione la legittimità di questo successo, scoprendo anzi, alla fine, Francesco Valiani migliore in campo invece dell'osannato Ronaldinho, e Marco Di Vaio decisivo per il gioco e per la rete invece di Seedorf, Inzaghi, Shevchenko o di chi volete voi.
E' semplicemente avvenuto che Daniele Arrigoni, allenatore rossoblu, non solo ha centrato i ruoli ed i compiti così assegnati ai suoi ma li ha motivati alla perfezione, ottenendo un massimo di concentrazione e rendimento, la condizione che di solito è foriere delle migliori prestazioni e quindi spesso e volentieri anche delle vittorie sportive.
Si è detto di Valiani e Di Vaio, e lo hanno meritato. Ma, insieme è pure difficile stilare altre graduatorie di merito o citare chi si è comportato meno bene. Nella partita contro il Milan tutti i bolognesi hanno giostrato meglio che potevano e da qui nasce la conclusione, vale a dire che il gioco corale e l'apporto dei singoli si sono fusi talmente bene da essere quasi un prototipo di quanto occorre fare per ottenere il massimo dagli undici in campo. Questo non toglie che alcune sfasature, specie in difesa, non siano avvenute. Ma, di grazia, come evitarle di fronte ad un attacco nominalmente atomico come quello rossonero?
Ecco i tratti così definiti delle due formazioni, il Bologna collettivo dai nervi e dai polmoni all'altezza della situazione, ed il Milan che ha messo in mostra i suoi "gioielli" senza riuscire a farli efficacemente lavorare come squadra. Una carrellata di nomi e di titolati, ma la generosità e l'intesa che creano il gioco d'assieme non si sono quasi mai viste. Tanto è vero che non si sa se valutare più disperata o patetica la mossa di Ancellotti ad una manciata di minuti dalla fine. Ha fatto scendere in campo il buon Emerson, tirandolo fuori da sotto uno strato di naftalina, come volesse dire che un pensionato, ormai, del calcio, valeva come e più dei tanti sedicenti invincibili in campo fino ad allora.
Grande giornata rossoblu, allora. Grande prova dei 14 che hanno giocato e grande merito di Arrigoni. Chiarissimo rimane però che il cammino sarà ancora arduo e duro ma non è certo oggi il momento di fare troppi calcoli, con entusiasmo alle stelle o con richiami eccessivi al ribasso delle intenzioni. In realtà il Bologna è partito, cosa molto importante, col piede buonissimo e non dimentichiamo che sta ancora attraversando una delicata fase dirigenziale che, entro un paio di settimane, si concluderà con una nuova presidenza e con il totale delle azioni in mano a Renzo Menarini. E quello, anche sull'onda della vittoria a san Siro, sarà il momento per conoscere le idee e gli obiettivi della nuova compagine societaria, una dichiarazione d'intenti ormai matura e non più rinviabile. Suggerendo, con un po' di presunzione, qualche spunto. Impegno perché il Bologna cessi di vivere i tanti patemi degli ultimi anni, quindi volontà di tenerlo in A senza svenarsi ma senza pure lamentarsi sempre dei costi. Senza politiche del giorno per giorno ma con lo sguardo un po' avanti. Con coraggio, senza presunzione. Si può fare.
|di Vittorio Zerbini - Fonte: www.noirossobluweb.it| - articolo letto 146 volte


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