Il perché dell'addio di Di Michele. Cairo "irriconoscente"
Il giocatore che voleva andarsene a tutti i costi ed il suo presidente voleva assolutamente trattenerlo, questa è la verità dietro il clamoroso trasferimento di Davd Di Michele al West Ham! Infatti poche ore prima del passaggio della punta in Premier League Urbano Cairo aveva pubblicamente garantito che tutto il reparto d'attacco sarebbe stato confermato, ma il giocatore aveva le valigie pronte dall'inizio dell'estate e non si è lasciato scappare l'occasione inglese. Lunedì sembrava ad un passo dalla Roma del suo ex allenatore Spalletti, ma l'affare era saltato a causa di Brighi. Il fantasista sicurmente dotato tecnicamente è però moto discontinuo, l'annata negativa personale e di squadra dell'anno passato avevano fatto terminare il feeling coi granata, le sue prime parole dall'Inghilterra sono state "Sono felice, è la soluzione migliore per tutti". Dice Cairo sfogandosi "Ho cercato fino alla fine di trattenerlo. Gli avevo chiesto di farmi un campionato intero di qualità. David però si è dimostrato irriconoscente per quello che avevo fatto per lui un anno fa, acquistandolo nonostante fosse in odor di squalifica. E poi non ricorsi nemmeno alla riduzione dell'ingaggio, dopo lo stop imposto dai giudici. Dall'inizio del ritiro non ha dimostrato la mia stessa buona volontà, ha saltato un numero incredibile di allenamenti per i più disparati motivi, compreso il mal di testa. Gli venivano tutte a lui. Non è stato un atteggiamento da persona seria. A malincuore ho deciso di cederlo". |di Sakamoto| - articolo letto 131 volte