Fino al 31 ottobre il Napoli giocherà Senza i suoi tifosi più caldi, questa la decisione del giudice sportivo come “punizione” per gli incidenti di Roma. Chiuse dunque le curve A e B per 4 partite, di cui 2 di cartello perché giocate contro Fiorentina e Juventus. Il giudice sostiene nelle motivazioni che: durante la trasferta dell’Olimpico "i sostenitori del Napoli a stento venivano accompagnati dalle Forze dell'Ordine nel settore loro riservato” dal quale lanciavano oggetti vari costringendo parte del pubblico ad allontanarsi. La giornata di follia costata 12 (tra poliziotti, carabinieri e stewards) contusi verrà così pagata da tutti quei sostenitori che speravano da tempo di assistere ad un Napoli-Juve, per esempio, e che invece non potranno farlo per il comportamento di qualche pazzo in trasferta a Roma. Il Napoli è accusato di responsabilità oggettiva, come se la società fosse colpevole di avere tra i propri supporter dei delinquenti. La Lega Calcio spiega che "è evidente l'attribuibilità, in via esclusiva, delle violenze commesse a ben noti gruppuscoli di facinorosi, annidati nel mondo del tifo organizzato", tuttavia, invece di punire questi pochi scellerati, si decide di togliere la gioia di una giornata di sport a molte altre persone che con quei fatti non c’entrano. Una decisione che deve essere rispettata perché presa da organi di Stato, che lascia quantomeno perplessi, in quanto viene sicuramente data un’immagine forte, senza però risolvere il problema. |di Grondaia| - articolo letto 118 volte