Alla vigilia in pochi potevano prevedere un simile risultato, non tanto a livello di punteggio quanto per il gioco espresso nei 90 minuti dagli azzurri. Partiamo dal punteggio, 2-1 per gli azzurri contro Cipro, la nota più lieta di una serata da cancellare in fretta ma che nello stesso tempo deve far riflettere. Nella prima gara di qualificazione per i prossimi campionati del mondo la squadra di Lippi viene disegnata per un gioco offensivo, in grado di chiudere gli avversari nella propria metà campo. Questo in via del tutto teorica perché i ciprioti non avendo niente da perdere piazzano una contromossa fatta di pressing alto e rapidità nelle ripartenze. Solo nei minuti di recupero, Di Natale regala il sorriso dopo una gara che nel finale stava dando spazio al nervosismo per una gara alla vigilia poco impegnativa. DOPPIO STOP DIFENSIVO – La partenza fa presagire una giornata non semplice con due infortuni subito in avvio. Prima Gamberini, al suo esordio personale in azzurro (minuto 4 p.t.) , ci prepara i conti per l’altra semifinale; dopo nemmeno 15 minuti anche Grosso deve lasciare il campo (al suo posto Cassetti al 18 esimo). Per il viola si tratta di un problema alla spalla destra, dove è stata riscontrata una lussazione. Secondo il medico sociale della nazionale Castellacci si dovrà attendere la guarigione della capsula. Diverso infortunio per l’ex neroazzurro in forza al Lione invece è stata riportata la frattura della costola. BUFFON LIMITA I DANNI – Provvidenziale in alcuni interventi, riesce a tenere incollato sullo zero il risultato dopo l’avvio veemente dei padroni di casa che approfittando delle distrazioni e “leggerezze” degli azzurri, schiacciano nella trequarti gli azzurri, rischiando in più occasioni di sbloccare il punteggio. Su tutti da registrare l’intervento al 5’ sul colpo di testa di Aloneftis. Ottimo tra i pali e nelle uscite. Difesa salva per merito suo. DI NATALE ATTO PRIMO – La regola più antica del calcio è quella del “gol mangiato, gol subito”. Totò Di Natale, non ha molte chance per mettersi in mostra ma le sfrutta al meglio. All’ottavo minuto trova il pertugio giusto per scagliare una conclusione dalla distanza, imparabile per l’estremo difensore Giorgallidis.
L’attacco azzurro dovrebbe girare a mille con gente in avanti del calibro di Toni, Gilardino, Di Natale e Camoranesi. Invece arranca, squadra lunga e sfilacciata, con il solo De Rossi a tentar di arginare le spinte del centrocampo cipriota. Si è sottovalutato l’impegno? O trattasi di una semplice sperimentazione di un modulo più offensivo contro un avversario sulla carta più abbordabile? TAP-IN CIPRIOTA, GLI AZZURRI CAPITOLANO – Siamo al 28esimo e la spinta del Cipro non smettere di essere. Buffon registra l’ennesimo intervento prodigioso ma nulla può sulla ribattuta ravvicinata di Aloneftis che riporta la gara sui binari di un più equo pareggio. I ritmi a tratti elevati mostrano le lacune fisiche delle due nazionali, con l’Italia che è parsa fuori fase in diversi uomini. Colpa della preparazione atletica non ancora ottimale o dall’età sostenuta di diversi elementi in campo? L’EQUILIBRIO NECESSARIO – L’ha capito bene Lippi che non si poteva continuare a giocare con un modulo simile e così la ripresa parte con Gattuso al posto di Toni, apparso piuttosto “abulico”. La mossa garantisce un nuovo equilibrio e la squadra limita le “sbandate” della prima frazione di gioco. Niente di spettacolare ma per lo meno le condizioni giuste per portare a casa almeno un punto, alla vigilia nemmeno tenuto in considerazione visto il divario tecnico e tattico abissale delle due nazionali. DI NATALE ATTO SECONDO: ATTO DECISIVO – “Non c’è dubbio che abbiamo raccolto probabilmente più di quanto avremmo meritato. Però ci ha detto male, perché avevamo preparato la partita in una maniera, rischiando anche due attaccanti più Di Natale, ma abbiamo avuto due infortuni in 10 minuti, a due difensori. Non ci volevano nella gestione della partita. Poi ho rischiato, dovendo riequilibrare la squadra”. Così Lippi sintetizza il mezzo passo falso degli azzurri. Mezzo si, perché Di Natale regala ugualmente la vittoria e si sa che a conti fatti sono i 3 punti a scacciare critiche e a dare morale. L’azione nasce nei momenti di recupero da un tacco di Gilardino che da il là al pallonetto preciso di Camoranesi che trova Totò pronto con il suo sinistro. Sarà preoccupante dover ricorrere alla fortuna per superare il Cipro? Di certo ci sarà da lavorare per il tecnico azzurro se vorrà ricostruire uno scacchiere vincente come negli scorsi mondiali.
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