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2008-09-15

Motivi e spunti della 2° giornata


IL MOTIVO - È crisi nera per il Milan Campione del Mondo in carica strapazzato da Bologna prima e Genoa (del figliol prodigo Milito) poi. La compagine rossonera appare inerme ad ogni avversario, quasi alla mercè di una condizione fisica improponibile che li sta portando alla deriva.
Probabilmente per il Diavolo si conclude drasticamente un ciclo vincente con Ancelotti in panchina. E potrebbe servire a poco l’arrivo di Ronaldinho a scongiurare tutto ciò. Non è da escludere che l’innesto del brasiliano possa assommarsi a tutti i centravanti dalle grandi aspettative poi rivelatisi degli autentici flop, ed il numero è davvero sconfinato.
Basta ricordare i vari Kluivert, Vieri, Rivaldo, Jose Mari, Ricardo Oliveira, Ronaldo, Borriello, Amoroso, una distesa sconfinata di bluff inspiegabili. Insomma per il Milan, colpevole di non valorizzare talenti già maturi e affermati, si aprono scenari inquietanti.
Ma se ai rossoneri si è spenta la luce non brilla di certo la Roma che ancora orfana di Totti-gol è incapace di esprimersi come sa, cadendo malamente in quel di Palermo.
Continua a non strafare l’Inter di Mourinho che con un autogol e mezzo non fa complimenti al Catania di Zenga. Sulla falsariga della stagione scorsa non smette di stupire l’ottimo Napoli argentino di Lavezzi e Denis, con lo slovacco Hamsik che ormai si assurge a stella mondiale, un ragazzo su cui si avventeranno presto i club di mezzo continente.
Lascia una scia positiva anche la Lazio della rivelazione Zarate che supera doppiamente la Samp dell’annebbiato Cassano mentre l’Atalanta si giova di un calendario non proibitivo (per ora) per issarsi in vetta alla graduatoria proprio in condominio coi biancocelesti.
ZONA JUVE - I bianconeri schiacciano nella loro metà campo i friulani ma alla fine a dividerli è solo un gol. Semina tanto e raccoglie poco. Le pagelle della Juve (a nome di Alberto Sigona NON VALIDE PER IL FANTACALCIO DI FANTAMAGIC)
Buffon 6,5 Non si fa cogliere impreparato in quelle poche ma decisive circostanze in cui viene chiamato in causa.
De Ceglie 6,5 Si mostra pronto per lo scatto di carriera. Si muove come un veterano.
Mellberg 6 Serata tranquilla per il cowboy
Chiellini 6,5 Al ritorno dall’infortunio è già una sicurezza
Grygera 7,5 Le sue sgroppate ed incursioni offensive sono da grande calciatore. Si avvia a riscattare la deludente annata passata ed a diventare un perno irrinunciabile nella manovra bianconera.
Sissoko 8 Combatte in ogni reparto, recupera palloni, dribbla, vince contrasti, rimpalli, illumina il gioco. Fa tutto quello che un centrocampista dovrebbe fare. E anche di più. C’è il suo zampino nel gol di Amauri. Stoico.
Camoranesi 6,5 Prova ad incendiare il gioco, ma le sue azioni sono piccoli falò.
Nedved 6,5 Parte molto bene ma si spegne alla lontana. Ma i suoi 36 anni sono una valida giustificazione.
Poulsen 6 Il classico portatore di borracce che all’occorrenza sa anche tamponare. Per lui anche una traversa da lontano.
Amauri 7 Si da un gran da fare e poi viene ricompensato con il gol schianta Udinese.
Iaquinta 6 Discontinuo.
Subentrati:
Marchionni ng, Trezeguet ng
Del Piero ng Il capitano gioca 9 minuti compreso recupero ma dà vita ad un’azione che in tutto il match nessuno era riuscito a fare.
|di Albertosig| - articolo letto 109 volte


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