Chissà da quanto tempo i tifosi bianconeri sognavano una serata così, una serata gloriosa in cui la partita del ritorno al calcio che conta, quello europeo, quello dove si lotta per la coppa dalle grandi orecchie, viene risolta da una magia del capitano, dall'uomo simbolo della Juventus: Alessandro Del Piero. Pinturicchio forse più di tutti aspettava questa serata, l'aveva già circolettata di rosso nel calendario di casa, sperando e sognando forse, anch'egli di poterla vincere, questa gara d'esordio. Lo Zenit era la squadra avversaria, i russi spavaldi, pieni di soldi ma anche di talento (chiedere delucidazioni al Manchester United, sconfitto proprio dallo Zenit in finale di supercoppa europea meno di un mese fa). Lo Zenit faceva paura alla vigilia, paura l'ha fatta più volte durante il match, con la retroguardia juventina un po' troppo spesso in affanno sulle scorribande di Danny e Arshavin. Ma il cuore è andato oltre l'ostacolo, la voglia di tornare in Champions e provare a vincerla era troppo forte per chi, due anni fa giocava in campi come Rimini o Crotone. Ci ha pensato Alessandro Del Piero su una punizione da distanza siderale, quasi 40 metri, a irridere Malafeev, il portiere ospite, con una traiettoria beffarda e traditrice, ma solo per i russi, esaltante, spettacolare, sopraffina per i tifosi bianconeri, per chi era allo stadio e per chi era a casa. Bentornata in Champions Juve, questi primi tre punti, te li sei meritati. |di Nolhouse| - articolo letto 130 volte