L’indispensabile. Quanto basta per liquidare la pratica Padova e pensare al campionato, si giocherà sabato al Massimino contro la capolista Atalanta.
Tra la noia quattro lampi con altrettanti goal.Bene così, stravincere con il minimo sforzo. E’ quello che serviva per non affaticarsi nonostante le tre partite in una settimana in un avvio di stagione tra i ritmi forzati.
Sulla gara davvero poco da dire, basti pensare alla prova non giudicabile di Kosicky e a quelle sufficienti, senza sbilanciamenti né in positivo né in negativo, di tutti gli effettivi scesi in campo quest’oggi. Squadra rivoluzionata da Zenga con un reparto difensivo privo di Stovini e composto da Silvestre e Terlizzi nel ruolo di centrali con Sabato e Sardo sulle fasce. Centrocampo a sorpresa: nessuno si aspettava Carboni dal primo minuto; un rischio quello di Zenga, sicuramente concordato con lo staff medico. Inedito anche il tridente offensivo: spazio ai giovani Antenucci e Morimoto, affiancati dal più esperto ma anche macchinoso Dica, ottima la tecnica dimostrata, ancora da affinare alcuni meccanismi su velocità d’esecuzione e precisione.
Gara subito in discesa per i rossazzurri. Già dopo trenta minuti 2-0 e qualificazione in tasca: apre Dica con un bel colpo di testa sugli sviluppi da calcio d’angolo, raddoppio affidato al giapponesino Morimoto, servito a centro area ancora da Dica in sospetta posizione di fuorigioco.
All’intervallo si va già tranquilli, sorrisi e buon umore accompagnano la seconda frazione di gioco tanto da far provare a Terlizzi un eurogol dalla propria metà campo con un tiro a campanile abbondantemente sul fondo.
Passano i minuti, con serenità sembra si possa giungere alla conclusione del match. E invece Sabato scuote tutti, gran tiro al volo in diagonale sul secondo palo, l’estremo difensore ospite non può niente. È il 3-0, i 4.200 del Massimino esultano per la terza volta. Lo faranno ancora una volta, proprio al 90’, ancora Morimoto per il 4-0, forse eccessivo, finale.
Il Catania, i primi di novembre, affronterà (sempre in gara secca, ndr) a Torino la Juventus negli ottavi di finale. Soltanto in caso di semifinale si giocherà andata e ritorno. |di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 131 volte