Signore e Signori, in piedi, è arrivato il giorno: Livorno-Pisa, il derbyssimo. Questa andata si gioca all’Ardenza, le 2 squadre non si affrontano dal 2002 in C1, l’ultima vittoria nerazzurra in terra labronica risale al ’78 sempre in C1, il match manca in Serie B dal ’71, ultimo dato storico: il Pisa ha vinto a Livorno in B solo una volta, 7 anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. E’ difficile parlare di partita, si sa i derby (stracittadine o tra città adiacenti) non sono partite normali, sono battaglie, sfide epocali, nei tifosi un incontro così sentito provoca emozioni particolari quanto inspiegabili. Questa volta sarà bello a metà, mancherà gran parte della tifoseria locale (entreranno solo gli abbonati) e tutta quella pisana, a causa delle decisioni che vengono dagli organi politici questo derby non avrà lo stesso colore e calore delle altre volte, non saranno sulle tribune i tifosi a urlarsi reciproci sfottò e ad incitare “live” le rispettive squadre, ma quando, davanti alle radioline, ascolteranno le cronache proveranno certamente quel brivido che chiunque abbia assistito ad un incontro di questo genere (i caldi derby di Roma, di Genova, i Bari-Lecce, ecc) ha avuto, soffriranno, pregheranno e poi gioiranno o piangeranno, prima di trovarsi tutti insieme pisani e livornesi per la consueta cena post-derby in onore della reciproca passione. Un augurio, che in un futuro prossimo possa tornare a vincere lo sport, la civiltà e tutti i tifosi portatori di sani valori. |di Grondaia| - articolo letto 134 volte