La Roma intravede la luce alla fine del tunnel in cui si era persa. Ci voleva la Reggina, ossia una squadra praticamente nulla (in avanti solo in un paio di blande occasioni) per risvegliare la Roma. La fortuna ha assunto per l'ennesima volta il nome di Christian Panucci, difensore goleador della Roma (al secondo gol consecutivo tra Coppa e Campionato), ma, all'inizio del secondo tempo, è stato Alberto Aquilani a salire sul trono. E la strada per riuscire nel suo intento se l'è creata tutta da solo, con una discesa di 20 metri palla al piede, fino a sfoderare un destro poderoso dal vertice dell'area di rigore, che si è andato a infilare sotto al set, togliendo le ragnatele createsi tra palo e traversa. Il 3-0 del rientrante Perrotta è una pura formalità, ma va comunque ad aggiungersi ad una complessivamente buona prestazione della Roma, che sembra così all'inizio del suo Risorgimento, anche sorretta da un maestoso Principino Aquilani. |di SuperMav's| - articolo letto 129 volte