Livorno-Pisa doveva essere e Livorno-Pisa è stato. Una partita, non un derby: solo chi non conosce il calcio e le sue tradizioni può pensare che siano la stessa cosa. Alla fine le 2 squadre hanno messo 1 punto in classifica e nient’altro, niente supremazia sul territorio per qualche mese, niente sfottò folcloristici, niente di niente questa volta. I tifosi più caldi del Livorno hanno disertato lo stadio, in segno di sdegno per una decisione troppo difficile da condividere, ai tifosi del Pisa, invece, avevano già pensato gli organi politici. Questo non è calcio, se si deve giocare così tanto vale non giocare, meglio nessuna squadra in campo di un pallido “spettacolo” dato da un Livorno-Pisa con 5000 spettatori. Quando, al 27' della ripresa, Diamanti ha portato avanti gli amaranto e quando, al 35' i nerazzurri sono pervenuti al pareggio con Genevier si è capito quanto non avesse senso questo derby, gol buoni per la classifica e basta. Questo non è calcio, è un qualcosa che non è passione, colore, uno scenario inguardabile. Se in questa situazione si dovrà giocare in futuro, con stadi vuoti e tasche delle pay tv piene, beh allora è meglio smettere, chiudere questo baraccone chiamato calcio, la gente ha già subito troppo, un altro affronto di questo genere è inammissibile. Che i potenti della politica escludano al più presto dalla vita sociale i violenti e i delinquenti e tornino a ridarci il calcio che conosciamo o sarà la fine dello sport più amato! |di Grondaia| - articolo letto 114 volte