Una magia del capitano regala una vittoria fondamentale ai bianconeri.
La Juventus, dopo due anni di purgatorio torna in Champions e batte 1-0 lo Zenit San Pietroburgo, detentore di Coppa Uefa e Supercoppa Europea, grazie ad una magia del suo capitano Del Piero, che, con una punizione da quasi 40 metri, permette ai bianconeri di ottenere 3 punti fondamentali e di affrontare tra 15 giorni la sfida col Bate Borisov con maggior tranquillità.
Diciamo subito, per onestà, che non è stata una bella Juve. Fino al gol del capitano lo 0-0 era parso il risultato più giusto e, anzi, lo Zenit aveva dimostrato una maggior vivacità rispetto alla squadra di Ranieri. Il primo pericolo infatti ra arrivato dai Russi, con Danny che, solo davanti a Buffon, aveva mancato il colpo vincente. La Juve per tutta la gara si è vista solo su calcio di puunizione e. proprio sfruttando un calcio da fermo di Del Piero, Camoranesi aveva colpito il palo esterno. L'uscita dell'italo-argentino al 32' minuto per un problema muscolare aveva poi tolto alla Juve l'unica fonte di fantasia del gioco e così i bianconeri andavano a sbattere perennemente contro il nmuro eretto da Tymoschuck e Denisov.
L'impressione, ancora una volta, è che la squadra bianconera non possa rinunciare a un giocatore come Giovinco, ieri addirittura in tribuna, per puntare sul trentaseienne Nedved, che non ha più la potenza di un tempo e, su un centrocampo muscolare con Sissoko-Poulsen. Il maliano e il danese sono due "buttafuori" eccezionali, ma come costruttori di gioco, meglio lasciar perdere e se, Camoranesi non è in giornata o è assente, addio azioni offensive. Bisogna che il tecnico romano abbia il coraggio di puntare su chi può dare qualcosa di più a questa squadra, altrimenti gli investimenti della società sui giovani saranno stati inutili e il progetto bianconero naufragherà miseramente.
Peggiore in campo per i bianconeri è stato Molinaro, totalmente inadeguato a questi palcoscenici. Forse sarebbe il caso di provare con più costanza De Ceglie.
Per il resto da registrare l'ottima prova del pacchetto difensivo, con Chiellini-Legrottaglie-Buffon sempre puntuali negli interventi. Lo Zenit può recriminare per alcune occasioni sciupate, oltre a quella di Danny da registrare una grande palla di Arshavin per Sirl neutralizzata da Buffon, e per una supremazia in fin dei conti sterile. Però la squadra ha dimostrato di avere ottme qualità.
Per questo i tre punti dei bianconeri valgono platino.
|di Davide Luciani Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista|. - articolo letto 125 volte