Le assenze (tante) nel Napoli, la bulimia di Di Natale e soci sotto rete dall'altra parte, la stanchezza della gara di giovedì in coppa di entrambe le formazioni, hanno contribuito e parecchio allo zero a zero finale. Era difficile, quasi inimmaginabile pensare si potesse ripetere la gara dello scorso anno, quando il Napoli espugnò Udine con 5 fantastici gol. Ma neanche gli scommettitori credo pensassero al momento della compilazione della bolletta, ad un salomonico risultato a reti bianche tra gli azzurri e i bianconeri friulani.
Le assenze (tante) nel Napoli, la bulimia di Di Natale e soci sotto rete dall’altra parte, la stanchezza della gara di giovedì in coppa di entrambe le formazioni, hanno contribuito e parecchio allo zero a zero finale.
Ma il Napoli ha giocato meglio, ha convinto ancora di più della forza morale di questa squadra. Costretta peraltro a giocare parte della ripresa in dieci, per l’ennesima buffa espulsione del solito…Santacroce. Avevamo già scritto tempo fa che non ci auguravamo potesse diventare il nuovo “collezionista di cartellini”, avendo già avuto in squadra un “professionista-collezionista” come Domizzi. Evidentemente certi “talloni d’Achille” sono duri a morire.
E meno male che anche tutto il Napoli è duro a morire, e con esso il suo condottiero Edy Reja che ancora una volta con mano sapiente ha portato in porto un Napoli volitivo e con tanta voglia di fare gioco. Non avrà la panchina dell’Inter questo Napoli, ma che unità di intenti, che bravi i ragazzi della panchina chiamati a dare continuità a questo team che si convince di essere forte davvero.
Ed è proprio la continuità oggi la forza di questo Napoli, e mercoledi si rigioca, che rabbia, che rabbia davvero dover pensare di farlo ancora una volta senza l’ A.C., l’Apporto Curve, soprattutto dopo lo splendido spettacolo di gente contro il Benfica.
Sta venendo fuori a Palermo, forse, un nuovo “guru” della panchina, quel Ballardini tanto epurato da Cellino, presidente sui generis del Cagliari. Ballardini è uomo di ghiaccio, pelata e abito scuro tanto di moda. Si consacrerà a Napoli ne siamo sicuri se il suo Palermo si confermerà anche in trasferta. Ecco, caro Reja questo non dovrà accadere. Ho voluto evidenziare l’ascesa di un ipotetico nuovo giovane allenatore proprio per mettere in evidenza quello che potrà invece essere l’anno di Reja, quello della consacrazione, della maturità alla guida di un Napoli ambizioso e sicuramente più forte e compatto dello scorso anno. Un occasione dunque da non perdere, tutti si sono accorti, spero, che Reja è davvero convinto di poter “svoltare”, dando praticità alle sue personali ambizioni, a partire dal palcoscenico europeo. Dopo la Roma, la Fiorentina, l’Udinese, il calendario sembra divertirsi a mettere sul piatto, una dopo l’altra le compagini con cui il Napoli si trova meglio. A Udine l’assenza di Lavezzi si è fatta maledettamente notare, quando il Napoli avendo quasi sempre in mano il gioco, e mancato nella zampata decisiva, una Udinese attendista poteva essere punita da una giocata del Pocho, da uncross ad oc per Zalayeta, e quel palo fa mordere le dita. A proposito del Zala, anche il panterone sembra riabilitato, e il fatto che si giochi di sera mercoledi prossimo, chissà se possa venirgli in mente la sua ultima grande prodezza sotto i riflettori, quella contro l’Inter che regalò agli azzurri una incredibile vittoria.
Il Napoli c’è, tutti noi siamo pronti ad applaudirlo dopo la prodezza europea, un'altra notte in cui si dovrà dimostrare la superiorità…meridionale! |di Giuseppe Giannotti - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 136 volte