Cuore rossonero! Un poker per tornare squadra (rassegna della 3°giornata)
E’ ritornata! Una delle grandi protagoniste del calcio italiano è ritornata a recitare il ruolo che più che lo compete. La serata non era di quelle più facili, dopo una settimana in confronti tra dirigenza, allenatore e giocatori. La Lazio infatti era al momento una delle squadre più in palla soprattutto nel pacchetto offensivo dove la scoperta Zarate è diventato un compagno ideale per Pandev, in attesa del completo recupero di Rocchi. REAZIONE CONTRO LE GRANDI – Non è la prima volta che i rossoneri reagiscono a momenti difficili ma spesso queste reazioni partono da sfide più impegnativi, da avversari più ostici. Con la Lazio c’era da attaccare per non essere attaccati. I rossoneri hanno scelto di giocare con due punte (Borriello-Pato) con Kakà trequartista e Seedorf pronto agli inserimenti. Un modulo più spregiudicato per muovere prima possibile il “dannato” zero in classifica. Già all’ottavo un’invenzione di Seedorf sblocca il match. CHE ZARATE! – La Lazio non resta a guardare ed organizza in breve tempo interessanti manovre offensive. Merito di un gioco che inizia a decollare come nei migliori tempi di Rossi ma anche grazie ad una delle rivelazioni del campionato: Zarate. Il fantasista biancoceleste si muove su tutto il fronte offensivo creando spazi per Pandev e company ma nello stesso tempo portandosi dietro il peso di una punta, il guizzo di un bomber. La rete del 26 minuto è un mix di velocità, rapidità di esecuzione e precisione. Un diagonale che fredda Abbiati e riporta il match sui binari dell’equilibrio. ZAMBROTTA MONDIALE! – Siamo al 27 esimo minuto quando il terzino della nazionale inventa una conclusione dalla distanza che si infila sotto l’incrocio dei pali, facendo esplodere lo stadio Meazza. Tre reti nel primo tempo, tre grandi spettacoli in serie. L’ABBRACCIO DI SEEDORF – E’ l’icona di una gara a “tutto cuore”. Esce uno dei protagonisti di oggi e del recente passato rossonero, una rete inventata dal nulla e una prestazione maiuscola dedicata al tecnico Ancellotti. Quell’abbraccio prolungato, tenero esprime un legame lungo e forte tra squadra e l’allenatore rossonero. I veri valori del calcio per fortuna non tramontano mai… GIOCARE DI SQUADRA – La ripresa è di netta stampa rossonera. La squadra forte del 2-1 e dei varchi che i biancocelesti sono costretti a concedere si ritrova ad avere tante occasioni gol. Entra in scena Kakà che inizia a sfornare assist e a fare le veci sue senza far rimpiangere nemmeno Pirlo, uno dei cardini del centrocampo rossonero. Va in gol Pato al 4’ minuto, chiude i conti Kakà al 15’. Poi solo accademia e qualche sortita laziale per far capire che in fondo il 4-1 non è maturato contro una squadra qualunque. Un plauso al Milan che quando gioca da Milan regala gol e spettacolo. Adesso il cammino inizia a sorridere. Per la Lazio una battuta d’arresto che non deve sminuire il gran lavoro del tecnico Delio Rossi e che non ridimensiona una squadra che con un Zarate in più potrebbe togliersi molte soddisfazioni. |Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista|. SINTESI DELLA 3° GIORNATA Inter e Juve vincono su Torino e Cagliari, rispettivamente per 3-1 e 1-0, e balzano in testa alla classifica di serie A. 2 dei 3 gol nerazzurri e quello bianconero sono made in Brazil: Mancini ( è suo il tiro da cui nasce l'autogol di Pisano), Maicon e Amauri infiammano la sfida tra la Beneamata e la Vecchia Signora, anche se le due squadre mostrano ancora dei limiti.
L'Inter deve registrare ancora il reparto difensivo, dato che in 5 gare ufficiale ha subito altrettanti gol, rimanendo con la porta inviolata solo contro il Panathinaikos. Per contro la Juve continua a concretizzare troppo poco. 3 vittorie per 1-0 e un pari con la Fiorentina subìto al 90. La difesa c'è, ma cosa succederà appena la condizione calerà? Urge essere più concreti sotto porta e cercare di più gli inserimenti dei centrocampisti.
Per quel che riguarda Torino e Cagliari, mentre i granata possono recriminare per un ottimo Julio Cesar, pagando di contro un atteggiamento forse troppo spregiudicato, i tifosi sardi devono prendersela ancora una volta con le scelte sbagliate di Allegri che preferisce per la terza volta su tre , l'inutile Larrivey, giocatore adatto forse per la Promozione, ma non certo per categorie professionistche, al più concreto Acquafresca. Probabilmente mercoledì sarà l'ultima volta che Allegri siederà sulla panchina sarda. La sua gestione della squadra è disastrosa e Cellino, come Zamparini, ha l'esonero facile.
Prima vittoria per la Fiorentina contro il Bologna, grazie a un Gilardino sempre più decisivo. I viola non risentono dell'assenza di Mutu. Prandelli lancia Jovetic dal primo minuto: il ragazzo ha grande tecnica, ma è ancora troppo fumoso. Comunque un ottimo investimento in prospettiva. Il Bologna dal canto suo pare non aver ancora assorbito il salto di categoria e paga le papere a ripetizione di Antonioli. La vittoria sul Milan sembra essere stato un episodio fortunato.
Tolte le grandi, l'altra squadra in evidenza in questo turno è stato il Palermo rivitalizzato dalla cura Ballardini. Il tecnico ravennate ha reimpostato la squadra rosanero su 3 giocatori che parevano perduti: Bresciano, Simplicio e Cavani. Soprattutto il brasiliano, trasformato trequartista, pare essersi finalmente calato nei panni del leader che i siciliani aspettavano diventasse dopo l'addio di Corini. Per una volta pare che il cambio di allenatore deciso da Zamparini sia stato azzeccato.
Nelle altre gare pari e patta tra Lecce-Siena (1-1),Sampdoria- Chievo (1-1) e Udinese-Napoli (0-0). In quest'ultima partita da segnalare la seconda espulsione consecutiva di Santacroce e conseguentemente, la seconda gara su 2, giocata dal Napoli in 10 in trasferta. I partenopei rimangono l'unica squadra imbattuta oltre a Inter e Juve nonostante le assenze di Hamsik ( scelta tecnica) e Lavezzi ( infortunio). Se le premesse sono queste, il progetto organizzato dalla triade De Laurentiis-Marino-Reja – riportare il Napoli a competere per grandi traguardi- ha buone probabilità di realizzarsi in tempi brevissimi. |di Davide Luciani Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista| - articolo letto 139 volte