Mourinho in attesa del derby di domenica vince, ma non convince, staccando comunque la Juve che non riesce a sfruttare le giocate di Giovinco.
Battendo il Lecce per 1-0 con un gol del “panchinaro d'oro” Cruz, l'Inter stacca la Juventus, fermata sull'1-1 in casa dal Catania e va da sola al comando. La squadra nerazzurra però vince solo per la ricchezza di punte a sua disposizione – Mourinho arriva a schierarne 5 contemporaneamente – non certo per il gioco, che ieri sera non c'è stato. Mourinho finora ha presentato una squadra "inguardabile" sul piano della manovra, che ha sfruttato solo episodi a lei favorevoli, ma che è ben lontana dalla squadra Special che doveva creare il portoghese. L'impressione è che il portoghese tanto Special non sia. Il suo gioco va a nozze con le formazioni portoghesi o inglesi – che non conoscono il significato del verbo “difendere”- ma in Italia faticherà non poco a imporsi. Finora l'Inter pare più brutta di quella di Mancini anche se siamo solo agli inizi. La Juventus, dicevamo, si fa imporre il pareggio interno dal Catania di Zenga. I bianconeri mostrano i soliti limiti in fase offensiva e non basta un Giovinco in versione "Maradona" per portare a casa i 3 punti. La Vecchia Signora sbaglia molto sotto porta, prende due traverse in un secondo e paga l'incapacità tattica di Ranieri che a 10 minuti dal termine, con la squadra protesa a cercare il gol vittoria toglie Giovinco e Marchisio, i 2 migliori in campo, per far posto a Nedved e Tiago. Le partite non si vincono anche così.
Dietro l'Inter si fanno sotto Lazio e Atalanta. I biancocelesti "distruggono" la Fiorentina, che sembra lontana parente della squadra dello scorso anno, nonostante Zarate sbagli l'impossibile sotto porta.
Il 4-3-3 di Rossi funziona benissimo ed esalta la velocità del trio offensivo Foggia-Pandev-Zarate che annicchilisce la difesa viola. Disastroso in particolar modo Vargas. La sua incapacità di difendere è nota per questo non si capisce perchè lo si continui a schierare terzino. Il Catania l'anno scorso si salvò quando Zenga spostò il peruviano a fare l'ala d'attacco. Prandelli dovrebbe riflettere su questo..
Gli aquilotti si riprendono benissimo dalla scoppola di tre giorni fa contro il Milan e dimostrano di non essere una meteora. Quest'anno la Lazio lotterà per i piani alti della classifica.
L'Atalanta invece, si sbarazza di un Cagliari ormai allo sbando, grazie ad un gol di Floccari e sfrutta la sua solidità difensiva - 1 solo gol subìto, miglior difesa del torneo- grazie anche all'inconcludenza del reparto avanzato rossoblu. Allegri trema e la sua panchina è sempre meno salda. Probabilmente prima di domenica verrà cacciato. Del Neri invece pare aver costruito una gran bella squadra. L'Atalanta può ripercorrere le gesta del Chievo dei miracoli.
Passando alle altre due sorelle, la Roma perde a Genova contro il Genoa di uno strepitoso Milito, probabilmente il futuro capocannoniere, mentre il Milan sfrutta ancora la coppia Pato-Borriello per avere ragione di una Reggina troppo rinunciatatria. I giallorossi di Spalletti vivono una crisi di identità, gioco e risultati. Il 4-2-3-1 ormai è improponibile, Totti pare essere un ex giocatore - perchè i suoi muscoli non vogliono saperne di riprendersi - la difesa è improponibile perfino per la serie B, figurarsi per la A. Se continua così questo sarà un anno di vacche magre per i tifosi della "Maggica". La squadra di Gasperini invece si esalta contro le grandi e con un Milito così possono sognare in grande.
Il Milan centra la terza vittoria di fila tra campionato e coppa Uefa e pare uscire finalmente dalla crisi. Rimangono però ancora due problemi. La difesa subisce minimo un gol a partita e continuando così sarà difficile puntare a grandi traguardi. E poi c'è Ronaldinho....
Le tre vittorie dei rossoneri sono coincise col le tre partite consecutive in cui il brasiliano si è seduto in panchina: un caso o veramente l'ex Pallone d'Oro è un giocatore inutile, o addirittura dannoso, per la squadra di Ancelotti?
Passando delle altre partite, vince ancor il Napoli del "Platini slovacco"” Hamsik – terzo gol in tre partite – contro un Palermo apparso in calo, mentre l'Udinese senza Quagliarella e Di Natale, fa "a briciole" il Bologna, la cui squadra pare essere veramente una seria candidata alla retrocessione. Reja – 7 vittorie e 2 pari in 9 gare ufficiali – e Marino – capace di effettuare un turn over sistematico tra le punte senza che gioco e risultati ne risentano – hanno costruito due ottime squadre puntando sulla qualità e i giovani. Un eccellente spot per il nostro calcio giudicato all'estero "un cimitero di elefanti".
Finiscono in parità Siena-Sampdoria e Chievo-Torino La squadra di Mazzarri non riesce a vincere in campionato – 3 pari ed una sconfitta- a causa dell'incapacità di sfruttare le giocate di Casano. Il ritorno di Bellucci serve come il pane. Giampaolo invece ha impostato una squadra molto attenta alla fase difensiva che chiude bene i varchi.
Per quel che riguarda Chievo e Torino, i clivensi praticano un bel gioco, ma agano il momento no di Pellissier, mentre funziona il tridente del Toro, anche senza Rosina, ma va ancora registrata registrata la difesa.
|di Davide Luciani Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista| - articolo letto 132 volte