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2008-09-28

Mourinho: "Non ho paura delle mie decisioni"


APPIANO GENTILE - Questa la seconda sintesi della conferenza stampa di José Mourinho in vista di Milan-Inter, gara valida per il posticipo della 5^ giornata della Serie A Tim 2008-2009 in programma domenica (ore 20.30) allo stadio "Giuseppe Meazza" in Siro a Milano.
Mourinho: Cobolli Gigli ha dichiarato che non vorrebbe mai Mourinho sulla panchina della Juventus...
"È normale. Ci sono mille e mille allenatori nel mondo, presidenti, direttori sportivi e società sono liberi di fare le proprie scelte e di definire il profilo di allenatore che vogliono per la propria sqaudra. Ma è una cosa assolutamente normale che uno dica che non mi vuole".
Massimo Moratti ieri ha dichiarato che l'Inter è più forte del Milan, ma che si deve dimostrarlo sul campo. Che cosa ne pensa?
"Non penso che in un derby ci sia una squadra più forte dell'altra. Normalmente la squadra che vive un momento più negativo in un derby solitamente arriva più forte e determinata e tante volte vince. Mi fa veramente piacere che nelle ultime gare il Milan abbia giocato bene e abbia vinto, arrivano a questa gara con qualche punto in meno di noi, ma con una situazione emozionale identica. Questa per me è la storia di tutti i derby, è difficile dire quale squadra è meglio di un'altra. Il derby è un derby. In ogni caso non mi piace fare paragoni tra la mia squadra e le altre. Per la gara di domani non è importante chi è più forte, per il campionato sì. Ci aspetta una lunga maratona per lo scudetto, alla fine sapremo chi sarà il più forte".
Come stanno i suoi centrocampisti? Patrick Vieira ha giocato quattro-cinque gare consecutive per la prima volta negli ultimi anni?
"Stanno bene. Non avremo Muntari che ha preso tre giornate di squalifica per questa incredibile aggressione nei confronti del giocatore del Catania. Ma abbiamo quattro centrocampisti in buona condizione: anche Patrick, che come dici tu ha giocato tante partite consecutive, sta bene. Cambiasso sta bene e non deve più giocare come difensore centrale perchè sono tutti in condizione. Samuel credo che sarà in condizione di giocare tra una settimana o due al massimo. Zanetti sta bene e non dovrà giocare come terzino con il rientro di Maicon. Stankovic ha giocato un tempo l'altro giorno e senza problemi al ginocchio. Abbiamo quattro scelte per il centrocampo. Se giochiamo con tre, ne andrà uno in panchina, altrimenti li utilizzerò tutti".
L'ha sorpresa che 'Ibra' abbia giocato sei gare ravvicinate senza problemi e ad alto livello?
"Il ginocchio sta bene e non avuto problemi e sensazioni negative in nessuna partita. Non ci sono preoccupazioni. Siamo in settembre e la storia del turnover a volte è una nostra necessità, a volte è una bella scusa per gli allenatori senza personalità che devono utilizzare tutti i propri giocatori. È una scusa bellissima: quando hai paura di prendere una decisione e di scegliere tra un titolare o chi deve essere la seconda scelta, il turnover è una bellissima protezione. Oggi gioca questo con questo, domani gioca l'altro con l'altro, così facciamo rotazione. Io non ho paura di prendere decisioni: in questo momento 'Ibra' gioca bene e per me è una prima scelta. Giocherà contro il Milan, se non ci saranno problemi dopo questa gara giocherà anche contro il Werder Brema e dopo, se non ci saranno problemi, giocherà anche contro il Bologna".
Shevchenko ha dichiaratio che non lo sentiremo dire mai nulla su Mourinho. È sorpreso?
"No. Mi sembra normale che lui dica questo, è un giocatore tra i migliori al mondo che ha vinto un Pallone d'Oro e che in Italia e in Europa ha un grande record di gol, assolutamente fantastico. È un giocatore che è arrivato in Inghilterra, ha avuto tre allenatori diversi in tre stagioni diverse e non è riuscito a esprimersi ai suoi livelli. Penso che abbia ragione a dimenticare questo periodo e i suoi allenatori, è una cosa normale. In Inghilterra gli mancava qualcosa, a Milano ha qualcosa molto importante per lui. Qui si vede chiaramente che è subito migliorato, lo vedo in tv e mi sembra un giocatore che ritornerà al suo grande livello. Sicuramente a Milano c'è qualcosa che lo rende felice, penso che avremo ancora quel grande Shevchenko che abbiamo ammirato negli anni prima che arrivasse al Chelsea".
Ci sono altri giocatori, nella sua Inter, importanti come Ibrahimovic?
"Siamo in 29, sono tutti ugualmente importanti. Ma ora, anche se cambiamo squadra gara dopo gara, c'è un gruppo di giocatori che scende in campo maggiormente e sono prima opzione per me. Come ho detto prima, non ho paura di decidere e non mi nascondo dietro al turnover per proteggere le mie decisioni. È facile capire che, in questa prima fase della stagione, ci sono stati sei-sette giocatori che sono stati praticamente sempre in campo".
|Ufficio Stampa Inter - Fonte: www.inter.it| - articolo letto 141 volte


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