Chi segue la Serie B non può non conoscerlo, l’anno scorso ha messo in mostra nel Pisa le sue qualità, tecnica purissima, velocità e accelerazione devastante, lui è Alessio Cerci, baby prodigio del vivaio della Roma che molti indicano come l’erede di Totti e che in tanti pensavano già pronto per la Champions League. Invece Spalletti ha un’altra idea e la società giallorosa lo ha ceduto all’Atalanta in comproprietà. Il ragazzo, che ha un bel caratterino e una forte personalità, soprattutto considerato che ha appena 21 anni, non l’ha presa bene, e adesso che è quasi pronto a tornare in campo, dopo l’infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare la parte conclusiva della stagione (privando il Pisa dell’uomo che poteva regalare la promozione) ha ripreso a parlare con la stampa. Cerci, riferendosi a Menez, cioè colui che glia ha soffiato il posto nella rosa, ha detto in settimana: “Non ho nulla contro di lui, però uno come lui lo avevano in casa e lo hanno mandato via”. E ancora: “Non sono meno di lui, poco ma sicuro. A Roma forse qualcuno non mi ha seguito bene, non voglio più andare in giro, le mie qualità le potevo dimostrare anche a Roma”. Che dire, l’Atalanta spera che il ragazzo dimostri che la Roma ha sbagliato a cederlo, dopo che con un’altra maglia nerazzurra (appunto quella del Pisa) ha letteralmente incantato. Se Cerci ritrova il campo e torna giocare con continuità, anche la nazionale azzurra ne trarrà beneficio. |di Grondaia| - articolo letto 147 volte