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2008-09-30

Al Napoli "B" basta un colpo di testa di Dennis: Bologna terz'ultimo


Sotto con la prossima. Sconfitta, s'intende. Perché è impensabile che questo gruppo di volonterosi ragazzi possa rubare punti sabato prossimo all'Inter di Ibrahimovic e Zanetti, di Adriano e Balotelli e chi più ne ha più ne metta. Ma l'aspetto che più turba non solo tutta la tifoseria ma anche parte della stampa, è che paradossalmente Arrigoni non mente su quasi tutto quello che fa o che dice. Arrigoni dice che a Milano abbiamo raccolto più di quanto abbiamo meritato ed è vero, poiché mai il Bologna ha subito sul piano del gioco e delle occasioni come contro Ronaldinho & company. Arrigoni dice che la partita dell'Udinese non è "valutabile", perché dopo neanche dieci minuti avevamo già regalato un gol e un uomo all'avversario, ed al ventesimo eravamo già sotto di due reti. Arrigoni dice che con l'Atalanta il gol degli orobici è un episodio nato da una piccola disattenzione difensiva e non il frutto di una manovra dei bergamaschi, Arrigoni dice che a Firenze il Bologna ha giocato una grande partita, anzi, la miglior partita della stagione, e pazienza se non abbiamo portato a casa un punto per colpa di un intervento maldestro di Antonioli, può capitare. Arrigoni dice che contro il Napoli avremmo meritato molto di più ma siamo stati puniti sul finire da un grande stacco aereo di Dennis ingenuamente marcato dal "bassino" Volpi su un altrettanto ingenuo ed evitabile calcio d'angolo.
Arrigoni dice che finora abbiamo incontrato tutte squadre più forti e che per arrivare alla salvezza i punti dovremo farle con le "altre". Stop.
Bene, andiamo a ragionarci un po' su e scopriamo che se è tutto vero allora la situazione è davvero preoccupante. Quali sono le "altre"??? Sulla carta solo cinque squadre (Chievo, Lecce, Reggina Cagliari, Siena), massimo sei -non una di più- se vogliamo "allargarci" e inserire anche il Catania che adesso veleggia ai vertici della classifica. Di queste, tre si salvano e tre retrocedono. Supponendo di tenere la media inglese con queste sei squadre, il Bologna potrebbe fare -senza sbagliare un colpo!- 24 punti, un po' pochini per arrivare ai 40-42 che servono per la salvezza. Quindi bisogna raggranellare qualche altro punto qua e là, magari anche rubacchiando o giocando malino, cosa che peraltro stiamo già facendo. Obbiettivamente, può una squadra che non tira mai in porta e che in casa non ha ancora fatto un punto e nemmeno segnato un gol in tre partite consecutive pensare di costruire qualcosa di così grande?
Sinceramente non riesco nemmeno a pensarci, perché è troppo ampio in questo momento il gap che ci separa dalle altre, e rimediare a Gennaio prendendo chissà chi potrebbe risultare già un intervento tardivo. Siamo troppo deboli e numericamente in difficoltà in difesa, deboli sulle fasce per pensare di andare al cross dopo avere "saltato" l'avversario diretto, e privi del "puntero" (Miccoli, Zarate, Gilardino, Milito, Lavezzi, Balotelli, Lucarelli, Zampagna…) in grado di piazzare la zampata solista anche senza il supporto della squadra.
Abbiamo provato durante tutto il ritiro il 4-4-2 con Coelho a destra e Valiani o Rodriguez a sinistra, più due punte (di cui una è Bernacci per via dell'altezza!) e in campionato non abbiamo mai riproposto questo modulo. Ma che senso ha avuto, allora, quel mese di lavoro?
Che piaccia o no, gli unici due uomini rossoblu in grado di dribblare l'avversario diretto sono Coelho e Lavecchia, e nessuno dei due ha ancora messo piede in campo, chi per infortunio (ma ora Lavecchia sta meglio) e chi perché non ancora ritenuto pronto per il calcio italiano. Ma perché non tentare, visto che per avere palloni giocabili i vari Marazzina e Di Vaio devono venirseli a prendere a centrocampo, con altri cinquanta metri di campo da fare prima di arrivare alla porta avversaria?
Oltretutto l'utilizzo di certi giocatori avrebbe permesso ad altri di giocare nei rispettivi ruoli naturali, senza la necessità di piazzare Bombardini perno della difesa, Zenoni a fare l'ala destra e Lanna a fare l'ala sinistra, dopo una carriera (lunghissima, vista l'età……….) trascorsa nella loro metacampo. E non avrebbe obbligato il mister a variare modulo e uomini ogni tre giorni, esponendosi ancora di più alle critiche della stampa e dei tifosi.
E' vero che a Firenze ha giocato la sua miglior partita, ma è anche vero che spremendo il 110% dai suoi uomini, Arrigoni ha prodotto zero punti e nessun tiro davvero pericoloso verso la porta di Frey, eccezion fatta per un calcio da fermo di Volpi. Se dai tutto e ottieni zero, allora il problema è grave.
Se poi ci metti anche del tuo, e agli avversari regali un uomo in campo (Marchini contro l'Udinese e Adailton contro il Napoli non erano sinceramente presentabili su un palcoscenico di serie A) ecco che il cerchio si chiude e le prospettive si stringono, e si stringono inevitabilmente verso la serie B.
Quindi occorre cambiare il tecnico, vi chiederete tutti? La risposta è "non lo so", perché non è detto che ci siano allenatori liberi (l'unico forse sembrerebbe essere Novellino) capaci di ottenere di più di quanto abbia avuto Arrigoni dai suoi uomini. In questo momento, con questa rosa, non credo che la situazione cambierebbe. Se Britos si dimostrasse difensore affidabile (finora per lui solo una mezz'oretta di calcio giocato condita da rigore ed espulsione), oltre al rientro di Lavecchia o l'impiego di Coelho sulla fascia destra, ed il recupero di un giocatore importante come Carrus in alternativa a Volpi che novanta minuti nelle gambe non li ha, forse la situazione cambierebbe. Gli errori ormai sono stati fatti in fase di mercato ed è troppo tardi per rimediare. Si sapeva che in difesa "regalavamo" qualcosa agli avversari e non si è fatto nulla per tamponare la falla. Si sapeva che dopo aver lasciato andare Bonetto -chissà perché- e Andrea Costa (ormai stabile titolare fisso in serie A) mancava un buon terzino sinistro e ci ritroviamo con il "buon" Bombardini dirottato su zone del campo inesplorate fino ai 34 anni. Si sapeva che occorreva almeno un esterno alto in grado di saltare l'uomo, magari in grado di giocare su entrambe le fasce come faceva il miglior Nervo, e si è puntato sul brasiliano Coelho che -bontà sua- non ha ancora recepito bene la fase difensiva perché sulle spiagge di Copacabana non doveva mai rincorrere nessuno. Ma non ci si poteva pensare prima?
|di Roberto Zerbini - Fonte: www.noirossobluweb.it| - articolo letto 140 volte


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