A quell’epoca il motivetto della Champions non esisteva ed anche il nome era diverso: quella era la vecchia Coppa dei Campioni, manifestazione ambita, ed anche più elitaria visto che era riservata solo a chi vinceva il campionato della propria nazione. Oggi c’è più spettacolo, più partite, eppure, nonostante queste due differenze, si può dire che Giancarlo De Sisti, ha vissuto uno dei momenti più belli della storia viola: lo scudetto del 1968-1969 e la Coppa dei Campioni dell’anno successivo. Violanews.com ha fatto qualche domanda all’ex centrocampista per sapere qualcosa in più su quello che accadrà tra poche ore alla Fiorentina, a livello emotivo e tecnico.
Prima di parlare della Champions, le è piaciuta la Fiorentina di sabato sera?
“Quello che contava erano i tre punti e la vittoria è arrivata: serviva davvero tanto dopo tutte le voci che sono uscite. Non conosco bene l’ambiente, ma se Prandelli ha parlato di qualche problema, vuol dire che non è un’invenzione della stampa: come ho detto non sono dentro lo spogliatoio, per cui non so giudicare, ma spero che ritorni la serenità e la vittoria col Genoa potrebbe essere stata utile in questo senso”.
Stasera la Fiorentina fa l’esordio casalingo in Champions: cosa vorrebbe vedere dalla squadra di Prandelli?
“Ovviamente mi auguro che possano arrivare i tre punti. La squadra non è al massimo della forma, ma in condizioni mentali migliori rispetto a qualche giorno fa: la vittoria col Genoa, insisto, è stata fondamentale. Una vittoria vuol dire distendere i nervi, avere più tranquillità e soprattutto affrontare le cose con uno sguardo diverso, più ottimista: i viola dovranno stare attenti perché lo Steaua è una squadra tosta, non facile da affrontare, ma la Fiorentina parte con i favori del pronostico”.
Il popolo viola torna ufficialmente a respirare aria di grande calcio...
“A Firenze c’è sempre stata la legge del “Franchi”: è un pubblico caldo, pronto a darti tutto. Anche quest’anno i viola faranno bene davanti ai propri tifosi e la Champions è un incentivo a fare bella figura, trasmette emozioni importanti, irripetibili”. |di Niccolò Gramigni - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 137 volte