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2008-10-05

Mourinho: "2-1, che risultato bugiardo... "


MILANO - "Non parlo delle decisioni arbitrali. C'era forse un dubbio su Adriano alla fine della partita. Ma se l'arbitro ha sbagliato, non voglio parlarne", dice Mourinho intervistato da Sky al termine della gara mentre scorrono le immagini dell'incontro.
E aggiunge: "Questa partita col Bologna è facile da analizzare: sette-otto possibilità di segnare, abbiamo realizzato due volte e l'avversario non ha creato nessuna palla gol netta. Loro hanno sfruttato un nostro errore. Una partita così che finisce 2-1 sembra molto equilibrata, ma noi dobbiamo essere pragmatici: per noi tre punti e siamo in testa. Fino alla fine abbiamo creato e abbiamo chiuso la partita con la possibilità del rigore e con i due contropiede di Obinna e 'Ibra'. Sette-otto occasioni nette per noi, abbiamo avuto la possibilità di segnare di più, ma è un periodo così: arriveranno le partite nelle quali andremo a rete senza neppure volerlo. Il calcio è fatto così. Gli avversari contro di noi non creano molte situazioni da gol, piuttosto sfruttano i nostri pochi errori.
Dite che Quaresma tiene troppo la palla?
Mi aspettavo la segnalazione dei falli che ha subito... Lui è un giocatore creativo e io non gli dirò mai di cambiare il uso metodo di gioco forse voi preferite un giocatore efficace al 100%, un giocatore che fa passaggi di due metri. Il movimento di Adriano era quello di tenersi largo sulla fascia per cercare di aprire la retroguardia del Bologna creando spazi per Muntari e Vieira. La difesa oggi ha fatto molto bene. Questa settimana abbiamo visto i gol che abbiamo preso e abbiamo capito il nostro problema.
Oggi abbiamo giocato molto alti con la difesa e per giocare così i centrocampisti devo lavorare molto: Muntari e Vieira lo hanno fatto. Dobbiamo dimenticare il gol incassato perchè è fuori dal contesto della partita. Questo gol non c'entra nulla col nostro sistema, hanno sfruttato un malinteso che può capitare".
L'analisi prosegue parlando della rete spettacolare di Zlatan Ibrahimovic: "Un gol fantastico. Come fantastica è stata l'azione della squadra. Bravissimo Adriano ad allargarsi sulla sinistra, bravissimo a crossare forte, bravissimo Ibra ad attaccare il primo palo e a tirare fuori dal cilindro una magìa. E pensare che, in settimana, avevo detto ai miei attaccanti che volevo da loro gol facili... guardate come mi hanno ripagato... ".
Sorride, Mourinho, ma quei gol facili li vuole veramente. "Questa col Bologna era la classica partita nella quale, dopo il 2-0, pensavo di potermi rilassare in panchina: controllo totale della gara, doppio vantaggio, possibilità per la squadra di esprimere, senza troppa pressione, un buon calcio. Invece abbiamo fatto un regalo al Bologna e abbiamo sofferto sino alla fine perché, in questo genere di situazioni, quando sprechi molte occasioni per chiudere e sei sul 2-1, spesso di ritrovi più vicino al pareggio che alla vittoria. Ma, ripeto, arriveranno anche altri momenti, più concreti in zona-gol.
Mi preoccuperei se la squadra non riuscisse a produrre gioco, non posso preocciparmi se vinciamo comunque, se siamo primi in classifica in Italia e nel girone di Champions... Certo, il gol di Ibra è stato fantastico, perché lui è un giocatore fantastico, ma lo avrei scambiato più volentieri con due-tre gol facili: avremmo tutti, tifosi compresi, sofferto di meno".
Alla fine, quindi, si può anche sorridere, però Mourinho non lo fa. Perché? "Perché penso a Rivas e mi dispiace molto per il suo infortunio, che lo terrà lontano dal campo per un periodo piuttosto lungo. Perché, adesso, inizia una lunga sosta per gli impegni delle nazionali e li rivedrò tutti solo alla vigilia della gara di Roma con i giallorossi. Comunque, non mi piace piangere, anche perché pensiamo di poter recuperare Samuel. Questa è la vita di un allenatore in un grande club e la conosco". Nel dopo-partita col Bologna si parla molto di calcio col tecnico portoghese, però non manca un po' di filosofia, quella che lascia il segno. "Io cambiare l'Italia? No, non ho proprio voglia di cambiare nulla. Ma ribadisco che non sarà l'Italia a cambiare me".
Buon riposo, Josè. A martedì, quando la squadra tornerà ad allenarsi e, a causa dei molti nazionali assenti, i presenti della prima squadra lavoreranno, al centro sportivo "Angelo Moratti", con la Primavera di Vincenzo Esposito.
|Ufficio Stampa Inter - Fonte: www.inter.it| - articolo letto 143 volte


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