Peccato per quel che poteva essere, non per quello che in realtà è.
Il Catania ha giocato, a tratti, ha sofferto, sapendolo fare, ha segnato, con difficoltà, e ha subito, non potendo porre rimedio.
Primo tempo bello, spettacolare fin dai primi minuti. Parte bene la Reggina che dopo appena due giri di lancette colpisce la traversa su una punizione inesistente concessa dall’ottimo Trefoloni con Brienza, altrettanto bravo ed impegnato al massimo in un match molto sentito in campo così come sugli spalti.
Reagisce subito il Catania con colui che si rivelerà nel bene e nel male l’uomo simbolo di questa gara: Paolucci che, sugli sviluppi di un angolo, gira in tuffo il pallone di testa con un bel gesto atletico che svanisce di poco a lato, sul fondo.
Ma la prima frazione di gioco è più amaranto che rossazzurra: Di gennaro è una spina nel fianco per la difesa rossazzurra e con una bella percussione sulla destra impegna severamente Bizzarri, migliore in campo tra gli etnei.
Tra un’azione e l’altra si arriva all’intervallo in parità con uno 0-0 che di fatto è bugiardo rispetto a quanto visto nei quarantacinque minuti di gioco.
Zenga prova a scuotere i suoi ma l’inizio della ripresa è un continuo di quanto visto prima: la Reggina attacca, il Catania dimostra di saper soffrire ma la difesa, in determinate situazioni, sembra essere immobile, quasi gelata, un po’ come il centrocampo, spesso impreciso, Biagianti su tutti.
Gli etnei escono con il passare dei minuti: i padroni di casa cedono metri, i rossazzurri avanzano fino a trovare due azioni importanti, la prima da preludio al goal realizzato da Michele Paolucci, terzo in campionato per lui. Al 19’ è Baiocco a crossare in modo strepitoso al centro dove Izco si lancia colpendo il pallone in scivolata; sembra rete, Camapagnolo ci mette una mano e devia. Passano appena tre minuti, lo stesso Izco recupera una gran palla che serve a Paolucci; il numero 9 etneo, già beniamino dei tifosi, stoppa e da fermo mette dentro realizzando un goal strepitoso all’incrocio dei pali.
Grande gioia, il Catania è capolista insieme ad Udinese, Inter e Lazio. E, da squadra di vertice, soffre riuscendo a conservare il risultato grazie ad uno strepitoso Bizzarri che, con un balzo da pallavolista, salva l’impossibile su tap in ravvicinato.
Ma l’ingenuità è in agguato: Paolucci subisce pressing, quasi una spinta, cade giù, non c’è fallo e da terra scalcia, ad onor del vero senza alcuna intenzione di far male, l’avversario. Trefoloni vede con l’aiuto del quarto uomo, estrae il secondo giallo punendo il gesto del numero 9 etneo che, sconsolato ed afflitto per quanto fatto, torna negli spogliatoi.
La Reggina prende sempre più coraggio e attacca fino a trovare il pari, al 35’, con Costa.
Finisce con ulteriore sofferenza un match comunque bello e spettacolare, più per merito dei padroni di casa che del Catania. I rossazzurri non riescono invece ad infrangere il record negativo di gare fuori dal Massimino senza vittoria. Ma sia ben chiaro: questo Catania lotta sempre e comunque, senza mai arrendersi. Tempo e fiducia, i tre punti arriveranno. |di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 166 volte