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2008-10-11

Aspettando il ritorno della serie A: il punto sulle prime 6 giornate (1°parte)


Riparte il Campionato con il suo seguito d’emozioni. Dopo mesi di stand by, passando per la disavventura della Nazionale all’ultimo Europeo, per la Supercoppa Italiana vinta dalla solita spumeggiante Inter, e per la Supercoppa Europea accaparrata dallo Zenit di Pietroburgo in grado di far inchinare i Campioni d’Europa in carica del Manchester United, eccoci nuovamente alle prese col torneo che viene da tempo additato come il più gravoso al Mondo, e in ogni modo fra quelli più sfibranti anche mentalmente, dove vi è l’esasperazione di fare risultato ad ogni costo.
Dove non sono perdonati passi falsi reiterati. Dove la dura legge del gol si fa sentire più d’ogni altra parte del globo.
Lo avrà compreso lo spavaldo allenatore dell’Inter Mourinho che se mai steccasse anche alla 2^ giornata sarebbe già messo sulla graticola, magari rimpiangendo il buon Mancini che soltanto pochi mesi fa sembrava essere l’uomo giusto per un team finalmente tornato a vincere, salvo poi essere epurato per… giusta causa.
Qui, infatti, non sono tollerati esperimenti o rodaggi. Occorre immediatamente calarsi nei panni della vittoria, senza indugi o ripensamenti. Chissà se ciò si rivelerà poi congeniale allo stile rivoluzionario dello Special One.
Sabato intanto ha saggiato le difficoltà di un percorso irto d’ostacoli. La Sampdoria di Cassano (eterna promessa semi incompiuta) gli ha rifilato la prima scoppola con un pari che sa tanto di assaggino prima dei piatti forti che faranno presto seguito. Mourinho però lo aveva previsto, mostrando una certa umiltà quasi non riconducibile al tecnico portoghese. Lui conosce bene le asperità del nostro campionato. Sa che prima di cantar vittoria bisogna assicurarsi che l’Inno sia stato inciso. Col laser possibilmente.
Ne sa qualcosa la Juventus che si è vista ribadire il concetto del “la partita termina al 90° + recupero” in virtù del gol scardina piani di Gilardino che parificava il divario creato dalla rete di Nedved (36 anni proprio l’altro dì).
Ma in generale la 1^ giornata ha visto stonare tutte le big. In primis il Milan del genio nuovo della serie A Ronaldinho Gaucho trovatosi a predicare nel deserto. Rossoneri che inciampano al Meazza dinnanzi al Bologna rientrante nella massima serie (e che rientro!). E se poi il faro della squadra risulta essere un quarantenne –Maldini- ecco che tutto è spiegato. Anche la Roma vice Campione d’Italia si è impantanata col promettente Napoli, raggiunta da un team in 10 uomini. A gonfie vele le formichine Torino (3 ceffoni al Lecce che sulla carta non sembra avere chance di salvezza e questo punteggio ne è la controprova), Chievo (in rimonta sulla Reggina), Catania (matato il Genoa) ed Atalanta, mentre fa eccezione il Cagliari intontito dalle botte da orbi subite dalla Lazio.
|di Albertosig| - articolo letto 140 volte


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