Aspettando il ritorno della serie A: il punto sulle prime 6 giornate (2°parte)
MILAN DA PAURA - È crisi nera per il Milan Campione del Mondo in carica strapazzato da Bologna prima e Genoa (del figliol prodigo Milito) poi. La compagine rossonera appare inerme ad ogni avversario, quasi alla mercè di una condizione fisica improponibile che li sta portando alla deriva. Probabilmente per il Diavolo si conclude drasticamente un ciclo vincente con Ancelotti in panchina. E potrebbe servire a poco l’arrivo di Ronaldinho a scongiurare tutto ciò. Non è da escludere che l’innesto del brasiliano possa assommarsi a tutti i centravanti dalle grandi aspettative poi rivelatisi degli autentici flop, ed il numero è davvero sconfinato. Basta ricordare i vari Kluivert, Vieri, Rivaldo, Jose Mari, Ricardo Oliveira, Ronaldo, Borriello, Amoroso, una distesa sconfinata di bluff inspiegabili. Insomma per il Milan, colpevole di non valorizzare talenti già maturi e affermati, si aprono scenari inquietanti. Ma se ai rossoneri si è spenta la luce non brilla di certo la Roma che ancora orfana di Totti-gol è incapace di esprimersi come sa, cadendo malamente in quel di Palermo. Continua a non strafare l’Inter di Mourinho che con un autogol e mezzo non fa complimenti al Catania di Zenga. Sulla falsariga della stagione scorsa non smette di stupire l’ottimo Napoli argentino di Lavezzi e Denis, con lo slovacco Hamsik che ormai si assurge a stella mondiale, un ragazzo su cui si avventeranno presto i club di mezzo continente. Lascia una scia positiva anche la Lazio della rivelazione Zarate che supera doppiamente la Samp dell’annebbiato Cassano mentre l’Atalanta si giova di un calendario non proibitivo (per ora) per issarsi in vetta alla graduatoria proprio in condominio coi biancocelesti. |di Albertosig| - articolo letto 145 volte