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2008-10-20

Samp al tappeto nella ripresa


55 minuti di nulla o quasi. Il solito Milan visto mille volte con le piccole. E anche con la Sampdoria i rossoneri correvano piattamente sul solito binario: squadra lenta e cervellotica, priva anche degli spunti dei campioni che dovevano fare la differenza. Poi però il fattaccio: rigore dubbio in area blucerchiata con successiva espulsione di Lucchini. Tanto basta per mandare la Samp al tappeto e consentire al Milan di chiudere con un tondo 3-0.
KAKA’ KO - Un’oretta di piattume, dicevamo. Complice anche colui che di solito sbroglia le faccende più complicate: Kakà va in panchina per un acchiacco, al suo posto Ronaldinho, con tutte le incognite del caso. Davanti Pato e Borriello: i più giovani e più informa. Mazzarri risponde col monolite 3-5-1-1: chiavi dell’attacco consegnate a Cassano, dalla sua fantasia deve arrivare il veleno in grado di stendere il Milan.
PICCOLO MILAN - Chi si aspettava un Milan finalmente ritrovato dopo la pausa delle nazionali si sbaglia di grosso: centrocampo con poca gamba e pochissime idee, attacco mal servito e incapace di conquistarsi i palloni altrimenti centellinati. Ronaldinho gira a vuoto: la Samp tiene il ritmo alto, difficile per lui viaggiare a certe velocità. Se poi anche Seedorf si dà alla macchia i problemi in attacco per il Milan si fanno serissimi. Intanto Flamini non ha la capacità di trascinare i compagni come Gattuso e Ambrosini resta sempre un gregario, per quanto illustre.
GRANDE SAMP - Insomma: pane per i denti di una Samp che con pazienza carica la pistola per il delitto perfetto. Mazzarri schiera una squadra aggressiva, continuamente a raddoppio sui portatori di palla avversari, capace di ripartire in contropiede ma anche di impostare una manovra tutt’altro che timida. Praticamente un figurone a San Siro. I blucerchiati potrebbero anche passare con Cassano, ma Abbiati ci mette una pezza grande così. Fine primo tempo: Milan non pervenuto, Sampdoria fai come se fossi a casa tua.
RIPRESA - Secondo tempo e Ancelotti silura Pato: fuori il papero, dentro Kakà. E meno male: l’entrata del brasiliano cambia la faccia del Milan e della partita. Coincidenze? Forse. Intanto però il pallone d’oro sfiora subito il gol dopo pochi minuti. E’ uno squillo di tromba, sentito per la verità più dall’arbitro Damato che dai rossoneri: il direttore di gara vede un fallo di mano in area del già ammonito Lucchini. Rigore, espulsione e un mucchio di polemiche. Ronaldinho trasforma il penalty, i rossoneri hanno la strada spianata.
DINHO - INZAGHI - Ci pensa Kakà ad affossare la Samp, duettando con Ronaldinho e liberandolo per il diagonale che batte Castellazzi. 2-0, ma non è finita. La mazzata per i blucerchiati arriva da Inzaghi, che appena entrato segna il 3-0 facile facile. Punizione durissima per una Samp tutt’altro che da buttare. Milan premiato oltre ogni merito. Ma certe partite i rossoneri un paio di mesi fa le avrebbero perse. E’ cambiato il vento? Di sicuro è cambiata la classifica. Ora le cose si fanno davvero interessanti.
|di Federico Bettello - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 142 volte


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