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2008-10-20

Rossoblu da sogno! Battuta la Lazio capolista con una doppietta di Di Vaio. Salvo Arrigoni.


Bologna-Lazio 3-1. Ecco l'epilogo, brillante epilogo da queste parti, di due settimane trascorse all'insegna della depressione e del chiacchiericcio, sportivamente parlando.
E di una vigilia quanto mai elettrica, vuoi per l'importanza della posta, vuoi per lo scatenarsi dei "rumors" sull'arrivo in panca di Mihailovic in caso di sconfitta, e per ultimo a causa della non convocazione di Marazzina, l'eroe della promozione con un folto seguito di fans, nonostante il suo deludente campionato finora disputato.
Il che deve aver spinto Arrigoni a metterlo temporaneamente da parte, non escludendo che lo stesso Marazzina abbia interloquito forse un tantino a volume troppo alto nello spogliatoio.
Acqua passata. Il Bologna ha giocato come si deve, non ha mai perso un colpo, armando la sua manovra, a tratti diligente e ben fatta anche in precedenza, di una forza, di una intensità e quindi di un rendimento calcistico che prima non aveva mai espresso. E qui non può non esserci rammarico: perché solo se tempestati dalle critiche e in forte difficoltà per la classifica questi giocatori hanno tirato fuori una prestazione tanto vibrante?
Possibile che si siano barcamenati da agosto ad ora prima di capire cosa bisognava fare? Forse il limite è in una carenza di personalità, ma non ci sono più scusanti perché hanno fatto vedere di poter competere senza complessi e c'è da augurarsi che avvenga ciò in futuro senza essere vicini all'orlo dell'abisso.
Poi certo le partite non sono tutte uguali. Contro la Lazio, arrivata qui prima in classifica, la partita è stata quasi in discesa per il vantaggio siglato al 5' da Volpi su punizione. Ed al 25' era già 3 a 0 grazie alla magistrale doppietta di Di Vaio. I bianco celesti hanno opposto pochissimo nella prima mezzora.
Non hanno capito molto nello schieramento del Bologna che aveva 5 giocatori a centrocampo, 4 dei quali carichi di forza trascinante. Uno schema che lasciava a Volpi (il quinto) il compito di muoversi per dettare assist e movimenti piazzandosi davanti alla difesa e che lasciava a Di Vaio in esclusiva quello di pungere al centro o svariando a piacimento. E Di Vaio meglio non poteva svolgere il tema. Oltre ad un gran lavoro, una doppietta, prima di testa potente e preciso, poi a finalizzare un lancio di Marchini con un dribbling secco e vincente su due laziali semi imbambolati e con un sinistro senza scampo. Se lo fa Totti o Gilardino a Sky ne parlano sette giorni di seguito!
Così come frutto dello schieramento tattico bolognese è stata pure la magra figura dei celebrati attaccanti biancocelesti. Zarate e Pandev sostituiti dopo essere risultati sovrastati da Moras, Terzi e Bombardini senza creare alcunché di pericoloso, come in sostanza è poi capitato anche a Rocchi e S.Inzaghi. Pure insignificante l'apporto del peperino Foggia.
Questo non tanto per affossare gli uomini della Lazio più in vista, quanto per mettere in luce la prova, vigorosa e determinata, della difesa rossoblu e del collettivo nel suo complesso, una prova che ha reso meritatissima la vittoria finale.
E' ovvio che su questa strada occorre continuare, per fugare del tutto i tanti dubbi affiorati nelle passate settimane a braccetto con le cinque consecutive sconfitte. Le condizioni paiono esserci ma si attendono verifiche e conferme, anche se quello contro la squadra di Delio Rossi è un successo dal sapore particolare che legittima qualche lettura un po' sopra le righe, visto che è la prima vittoria in casa in A dalla fine dell'inverno 2005. Non è mica poco!
Va da sé che ora dell'avvicendamento di Arrigoni non si parla. Ha dato una prova di coraggio affrontando la temperie rossoblu delle ultime settimane al meglio che poteva, ottenendo un ottimo risultato. Ha ammesso di aver compiuto errori in precedenza ma ha dimostrato anche di avere la solidarietà e la vicinanza dei giocatori. Non di tutti, forse (Marazzina docet) ma di molti sì, quanti ne bastano per pensare ad una possibile salvezza. Sono gradini necessari di un percorso che può portare a maggiori soddisfazioni per tutti, se non si allenta la tensione e non si mollano di nuovo troppo presto gli ormeggi della massima determinazione.
Resta il fatto che, con cinque sconfitte di fila, era impossibile non porsi il tema dell'esonero e che rinforzi e modifiche della rosa continuano ad essere necessari e devono restare all'ordine del giorno del mercato di gennaio. Insomma, scomodando una frase fatta derivante da ben altri contesti, merito ad Arrigoni ed ai giocatori: hanno vinto una battaglia ma non ancora la guerra.
|di Vittorio Zerbini - Fonte: www.noirossobluweb.it| - articolo letto 803 volte


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