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2008-10-22

Mourinho: "Ci aspetta una gara fondamentale"


APPIANO GENTILE - Josè Mourinho ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo "Angelo Moratti" in vista di Inter-Anorthosis Famagusta, secondo appuntamento casalingo con la Uefa Champions League 2008-2009 per i nerazzurri allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano.
Inter.it vi propone la prima parte delle dichiarazioni del tecnico portoghese.

Mourinho, quale sarà la cosa che dirà ai suoi giocatori per metterli in guardia sul pericolo Anorthosis? Che cosa la preoccupa di più della partita?

"L'Anorthosis è una buona squadra. L'abbiamo già vista contro il Werder Brema e il Panathinaikos. Abbiamo già visto il dvd della squadra, che è molto buona. Gioca molto bene e non è un caso che abbia quattro punti come noi. È riuscita a battere il Panathinaikos e a pareggiare a Brema. È una squadra molto organizzata. Qualcuno di voi avrà già pronta la domanda su quale giocatore di loro io preferisca, ma io preferisco dire che si tratta di una squadra molto organizzata".

Questa è una partita che vede anche in palio il primo posto nel girone.... Se lo aspettava?

"Penso che il Werder Brema sia una squadra che sia ancora in grado di vincere il girone. Ha quattro punti. Quindi la partita di domani per noi diventa fondamentale e da vincere a tutti i costi. È una partita che, vincendola, ci può permettere di mettere una seria ipoteca sulla qualificazione. Se domani sera, alla fine della partita, ci ritrovassimo con quattro o cinque punti, la situazione diventerebbe molto complicata. Penso che in partite come queste l'importante sia vincere, anche senza il bel gioco. Bisogna assolutamente vincere. Questa diventa una partita fondamentale".

Ci può anticipare qualcosa della formazione?

"Posso solo dire che il primo giocatore che scenderà in campo sarà Francesco (ndr.: Toldo). Non voglio parlare degli altri giocatori e in particolare di quelli d'attacco. Non ci sono certamente Crespo e Obinna, perché non fanno parte della lista, però degli altri non dico. sono sulla lista. Siamo un gruppo molto buono e questo è molto importante per noi".

È quella vista a Roma la nuova Inter di Mourinho? Dobbiamo aspettarci ancora qualche progresso?

"Domenica abbiamo disputato una grande partita e abbiamo vinto. Ovviamente siamo davanti in campionato. Domani abbiamo la possibilità di vincere una partita finendo davanti a loro e avendo in pugno la qualificazione nel girone, ma queste partite, come appunto quella di domani, ovvero quelle che vengono subito dopo una grande vittoria, nascondono sempre delle grandi insidie. Non si sa mai come una squadra può reagire dopo un impatto così forte. Se domani l'Inter farà una partita orribile, non sarà certo la prima volta che una squadra disputa una partita orribile subito dopo una partita fantastica. Dobbiamo lottare contro questa tendenza, che a volte nel calcio arriva. Subito dopo una partita fantastica, arriva quasi sempre una partita orribile. Ma noi abbiamo quattro punti, non ne abbiamo 12. E abbiamo bisogno di almeno 8 punti per la qualificazione. A mio avviso per essere tranquilli bisogna fare almeno 4 punti con l'Anorthosis, partendo da tre domani".

Dopo la sosta per le nazionali, c'era il rischio che qualche giocatore risentisse o dei carichi di lavoro o della fatica per impegni in Sudamerica. Invece... ?

"I sudamericani che sono scesi in campo a Roma, e per erano ritornati solo venerdì in Italia, hanno fatto un vero miracolo. Credo che, sulla loro prestazione, abbia inciso più la testa delle stesse gambe. Loro, infatti, riposeranno giovedì, per recuperare almeno un giorno di riposo: non si sono mai fermati".

In Champions non può contare su Hernan Crespo, che ha recentemente espresso il proprio malumore per l'esclusione dalla lista Uefa.

"Io di Crespo posso parlare solo bene. Con lui non ho mai avuto problemi. L'ho sempre stimato. È un grande professionista. Durante gli allenamenti nessuno lavora meglio di lui e tutti lavorano come lui. È un professionista in tutto ciò che fa. Il problema è un numero che si chiama 29. Non cambio il mio modo di pensare: non mi piace una rosa così numerosa perché impone delle scelte che, sinceramente, fanno male al cuore. Ma un allenatore deve scegliere. Ho provato a chiedere al nostro team manager Andrea Butti di telefonare a Michel Platini per giocare in quattordici e avere tutti i calciatori nella 'rosa', ma Platini ha detto che è impossibile... Ripeto: è una situazione che non mi piace, però è una situazione alla quale mi adatto anche perché mi piace lavorare con ognuno di loro e, con loro, non ho problemi. Voi adesso mi chiedete di Crespo, io rispondo che è un professionista e non ho nulla da rimproverargli, però mi potreste chiedere anche di altri calciatori e io potrei rispondere sempre nello stesso modo".
|Ufficio Stampa Inter - Fonte: www.inter.it| - articolo letto 124 volte


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