Un successo di queste dimensioni in pochi lo aspettavano, la prima fuga della stagione porta la firma la squadra campione d'Italia in carica. All'Olimpico una perentoria vittoria che esalta gli schemi e gli uomini di Mourinho e mette una seria parola “crisi” nel vocabolario dei giallorossi. 4 sconfitte in 7 partite è un passivo troppo grande per presentare scusanti valide, la sconfitta deve fare riflettere. 4-0 che porta le firme di Ibrahimovic su tutti (doppietta), Stankovic e Obinna ma tante sono state le occasioni per realizzare un divario più grande. Prova di forza ed avversarie tutte avvertite... PRONTI, PARTENZA E IBRA! - passano soltanto cinque minuti e neroazzurri già in vantaggio. L'azione parte dai piedi di Maicon che lancia in profondità per lo svedese che riesce ad approfittare di un'errata tattica del fuori gioco per superare Doni con un delizioso pallonetto. L'inizio di gara è spettacolare perchè resta vivace con la Roma pronta a ribattere soprattutto quando i neroazzurri si ritrovavano con meno giocatori dietro. Lo svedese gol a parte resta un perno fondamentale per le offensive visto il suo modo di proteggere la palla e di portare dietro gli avversari. La marcatura di Loria non è efficace e la linea difensiva giallorossa appare sempre troppo lenta (da considerare le assenze per squalifica di Panucci e Mexes). A TUTTO PRESSING! - Non solo una disposizione tattica quasi perfetta a permettere una grande prova ma anche un continuo pressing a tutto campo per i primi 45 minuti. Una mossa che non ha dato tempo e modo ai giallorossi di architettare al meglio una replica offensiva efficace con la posizione di Aquilani sempre ben controllata e con raddoppi all'occorrenza su Vucinic e Totti. Chiuse le fonti del gioco apparivano troppo scontate le manovre degli uomini di Spalletti che non hanno comunque mai rinunciato alla loro manovra, talvolta anche un pò troppo ragionata. Muntari e Cambiasso hanno svolto un ruolo fondamentale ma preziosi sono stati anche i ripieghi di Obinna e i recuperi di Stankovic in mezzo al campo. CONDUZIONE SENZA FINALITA' – Se nei primi minuti non c'era una squadra che schiacciasse l'altra nella manovra, con il passare del primo tempo si è venuto a delineare un possesso palla sempre più marcato e costante dei neroazzurri che in più circostanze trovavano situazioni tattiche di vantaggio con 3 contro 3 o 4 contro 4. Maicon divora una clamorosa palla gol al termine di una bella azione personale. Quaresma spesso è apparso troppo individualista e in più circostanze non ha approfittato degli inserimenti negli spazi dei compagni, preferendo l'azione personale. IBRA SU TUTTI – Mattatore della serata e uomo ancora una volta fondamentale, Ibra regala una doppietta al popolo neroazzurro ma anche diverse giocate per buon gustai del calcio. Gli spazi lo esaltano, questo 4-3-3 gli regala una chance in più per fare bene. Anche la rete nella ripresa è un mix di velocità e potenza fisica. Siamo al 2°minuto di gioco quando lo svedese riceve un'altra perfetta verticalizzazione (questa volta di Muntari) e supera in velocità Juan scagliando un potente rasoterra che passa sotto Doni. Un colpo che taglia le gambe ai giallorossi che stavano riorganizzandosi nell'intervallo del primo tempo. NEROAZZURRI A VALANGA – La Roma sparisce di scena e l'Inter riesce a dilagare segnando a raffica e realizzando di fatto ben 3 reti in meno di 10 minuti. Una punizione un pò troppo severa nelle dimensioni ma la squadra vista oggi è apparsa quasi perfetta in ogni reparto e così anche Obinna (preferito come titolare al posto di nomi come Adriano, Mancini, Balotelli e Cruz) può mettere la firma (11esimo minuto) con un gran sinistro da fuori area. Importante anche la rete di Stankovic (colpo di interno destro che sfiora il palo e si insacca in rete) che gli da una buona carica di fiducia, dopo un periodo un pò grigio che il centrocampista eredita dalla scorsa stagione. RABBIA GIALLOROSSA, INTER SOLIDA – Il pubblico giallorosso non ha smesso di incitare i propri beniamini anche in una situazione cosi difficile e questa è una delle migliori note della serata da parte dei capitolini. Una reazione era d'obbligo. In effetti i ragazzi di Spalletti si mostrano anche sul 4-0 volenterosi e determinati a mettere una firma, anche se piccola, al match. Ma ci si mette anche Julio Cesar e mettere i muri ai giallorossi, con alcuni interventi importanti (su tutti la deviazione sulla punizione di Riise). Una solidità mai avvertita in questa stagione e segno che con Zanetti-Maicon esterni e il recupero di Chivu e Cordoba centrali, la squadra ha acquisito una quadratura solida e definitiva. “EXTRAIBRA” STANDING OVATION DELL'OLIMPICO – E' lui a conti fatti l'eroe della serata e non sorprende se agli applausi della curva neroazzurra all'uscita anticipata dello svedese si sono associati molti tifosi giallorossi. Il bel calcio va sempre premiato, e non ci sono bandiere che possono frenare gli applausi per chi lo sa rendere speciale... Onore dunque al pubblico giallorosso e bel gesto che fa bene al calcio. LE ALTRE IN SINTESI: CHE CATANIA! - Se il protagonista della giornata degli anticipi si può dire il Napoli che dimostra ancora una volta di essere micidiale soprattutto tra le mura amiche, la vera sorpresa si conferma il Catania. Anche lo spettacolare Palermo di Ballardini deve arrendersi ad una squadra sempre più cinica e matura nonostante parta da obiettivi minimi. Ottimo dunque il lavoro di Zenga che ha saputo dare un'impronta positiva alla squadra anche quando ne è uscita dal campo senza punti. 14 in classifica e secondo posto con Napoli ed Udinese e solo -2 dalla vetta, cosa volere di più? Se l'Udinese rallenta il passo ma prende per buono il punto di Lecce (rimonta di due reti) per come è maturato e per i tanti giocatori stanchi, da spettacolo il Milan di Ronaldinho che balza con il successo inguaia Samp a 13 punti. Sorprese positive i successi del Bologna e del Cagliari rispettivamente su Lazio e Torino. Nel primo caso decisivo Di Vaio (l'ex autore di una bella doppietta), nel secondo è Acquafresca a colpire dopo che i granata hanno più volte spinto per il successo. Continua ad incamerare successi casalinghi il Genoa mentre è un buon pari quello raggiunto nella ripresa dall'Atalanta sul Chievo. Classifica corta come non mai con l'Inter a più due in quella che per alcuni si definisce una mini fuga mentre dietro preoccupa la Samp a 4 punti e la Roma con 7 punti (incredibile ma da celebre seconda della classe si ritrova nella seconda fascia della classifica): poco meglio la Juventus retrocessa con i suoi 9 punti a metà classifica.
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