L’ufficialità è arrivata direttamente dall’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani: “Beckham arriverà, credo proprio di sì. Resterà qui al Milan in prestito per qualche mese”. La notizia girava nell’aria già da qualche giorno, ma nessuno poteva pensare che si trattasse di un’operazione di mercato seria, piuttosto di voci che i giornali fanno girare per ampliare il numero di lettori e la curiosità degli sportivi. Questa volta sembra tutto vero, Beckham verrà tesserato a gennaio e potrà disputare gare di coppa e di campionato con il Milan. Inevitabilmente iniziano a frullare per la mente dei tifosi i perché dell’acquisto di un giocatore “da vetrina” che proviene da un campionato medio basso come quello americano. A maggio David compirà 34 anni, non un giovanotto dunque; sicuramente la logica del suo acquisto non può essere ricercata nel progetto ringiovanimento della rosa, con giovani centrocampisti da lanciare come lo stesso Gourcuff che in Francia sta facendo brillare gli occhi a tutti. A questo punto è chiaro che il Milan ha puntato, o punterà su Beckham solo per l’aspetto mediatico, di grande attrazione per i giovani, fondamentale punto di riferimento del marketing internazionale. Non è un caso che David guadagna 31 milioni di euro l’anno tra cui 25 solo di “sponsor”. Ma se l’inglese arriverà al Milan a titolo gratuito solo per provare un’esperienza nel club più titolato al mondo allora ben venga, perché i rossoneri ne gioveranno economicamente ma anche tecnicamente. Personalmente ritengo Beckham un buonissimo giocatore, non il campione che molti descrivono, anche se i numeri sono dalla sua parte: più di 100 presenza con la maglia della nazionale di cui è stato capitano 58 volte, secondo classificato al pallone d’oro 1999, dieci anni tra le file del Manchester Utd e 4 con il Real Madrid. Questo il biglietto da visita di Beckham che, grazie alle sue doti tecniche, potrebbe essere sfruttato da Ancelotti in diverse parti del centrocampo. Oltre al colpo mediatico, Becks diverrebbe utile per la parte finale della stagione, dove i giocatori saranno attesi dallo sprint finale, si spera, sia in campionato che in coppa Uefa. Ad elogiare l’operazione di mercato di Galliani ci ha pensato mezza Europa, che in prima pagina ha sottolineato il ritorno di Beckham nel calcio che conta. Anche l’ex tecnico rossonero Sacchi si è complimentato con Galliani per aver condotto un’ottima trattativa di mercato.
Il pensiero va ora all’impegno di giovedì di Coppa Uefa; Il Milan ha reso noto i 21 giocatori che partiranno per l’Olanda. I convocati di mister Ancelotti saranno tutti a disposizione per la partita di Coppa Uefa contro l’Heerenveen: PORTIERI: Abbiati, Dida, Kalac; DIFENSORI: Antonini, Bonera, Darminan, Favalli, Jankulovski, Maldini, Zambrotta; CENTROCAMPISTI: Ambrosini, Emerson, Flamini, Gattuso; ATTACCANTI: Borriello, Inzaghi, Kakà, Pato, Seedorf, Shevchenko, Ronaldinho. Il tecnico di Reggiolo dovrebbe schierare in campo la coppia Inzaghi-Sheva, che hanno avuto poco spazio nelle ultime uscite. Questa volta ci sarà turnover a differenza della gara contro lo Zurigo, anche Ronaldinho dovrebbe partire dalla panchina. Ancelotti ha dichiarato all’aeroporto di Malpensa prima di partire per L’Olanda di conoscere bene l‘Heerenveen: “Dobbiamo stare attenti a questa squadra, conosco il suo sistema di gioco, l'ho vista spesso in tv. Dovremo non solo correre, ma anche correre bene. L'Heerenveen gioca con organizzazione e velocità, il suo è un calcio molto offensivo”. Occhio quindi al gioco rapido e offensivo degli olandesi che in campionato hanno messo ko anche l’Ajax. |di Antonio Vitiello - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 148 volte