| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2008-10-25

La Sfida: Siena-Catania


PRESENTAZIONE - Da ormai tre anni, insomma da che è in serie A, al Franchi di Siena il Catania gioca sempre di fine Ottobre, sempre e comunque sotto i riflettori, e da due anni, aspettando il “non c'è due senza tre” o l'eccezione alla regola, il risultato sul campo termina sempre in pareggio, sempre 1-1, sempre col Catania in svantaggio che rimonta negli ultimi minuti (Corona e Vargas, 2006 e 2007).
Dopo il Siena delle Meraviglie, quello di Beretta, la formazione bianconera è stata affidata ad un nuovo tecnico, per un nuovo progetto che parta però dai giocatori della “Vecchia Guardia” ed approdi all'obiettivo di sempre, quello che per una realtà come Siena può definirsi già scudetto: La Salvezza. Obiettivo comune anche a Walter Zenga, che ufficialmente sulla panchina del Catania già 7 giornate prima della fine del campionato scorso, solo in questo 2008/09 può davvero partire col suo, di progetto, proponendo il suo, di calcio, e non più raccogliere e ricostruire coi cocci lasciati in terra da un altro.
SITUAZIONE - Una sconfitta recente ed immeritata, quella di Marassi contro il Genoa, ha rovinato il clima di esaltazione post-Roma riportando il pensiero all'importanza di altri 3 punti, focalizzati adesso nell'effige del Catania, prossima avversaria di turno all'inespugnato (0 vittorie esterne) ed inviolato (0 goal in trasferta) Franchi. A Siena si vuol rimanere sereni, senza affanni di classifica che da anni complicano il clima bianconero verso la metà del Campionato, e si fan forieri, frequentemente, di screzi poco gradevoli all'interno dello spogliatoio.
Per il Catania, come annunciato da Zenga, sarà la prima di tanti esami di maturità; essere arrivati lassù in alto non basta, il vero merito è quello di rimanerci il più possibile o, come sarebbe più corretto leggere la situazione, rimanere il più possibile (in termini di tempo e punti) lontani dalla zona calda, che nella seconda parte del campionato capta i rossazzurri peggio di un “raggio traente”.
FORMAZIONE - Nel virgolettato “Giampaolo è un allenatore attento alle minuzie”, Zenga sembra aver voluto implicitamente preannunciare qualcosa che tanta attenzione vanificherà; che siano sorprese, turnover o “logica del calcio” ormai sappiamo esser tutte sfumature lessicali ad una vera certezza: l'incognita della formazione titolare del Catania. Ledesma è stato portato a Siena, dovrebbe recuperare, e se recupera non è certo per rimanere in panchina, Carboni è anch'esso abile ed arruolato dal primo minuto, mentre per Biagianti, Silvestre e Silvestri, gli unici a parte Bizzarri ad aver giocato finora tutt'e 7 le partite di Campionato, si potrebbe prefigurare un turno di stop; anche perché, riferendoci all'argentino, la coppia Maccarone - Frick trova il suo uguale ed opposto in quella Stovini - Terlizzi, a meno che Stovini non debba osservare altri “stop”. O due esterni difensivi mobili o due esterni offensivi mobili, questo quel che Zenga è tenuto a decidere, giocare col 4-4-1-1 (senza palla) o col 4-3-2-1 (senza palla); nella prima ipotesi spazio ad Alvarez, nella seconda fiducia a Llama e Martinez, con Tedesco più che Mascara (si è allenato poco, come in occasione della gara con la Juventus, dove poi è andato in Tribuna) a completare il trittico di mediani insieme a Ledesma e Carboni.
(4-4-1-1) Bizzarri; Sardo, Stovini, Terlizzi, Alvarez; Ledesma, Tedesco, Carboni, Llama; Martinez; Plasmati.
Per il Siena non trotti dubbi, il gruppo titolare è ben rodato ed eccezion fatta per il forfait di Coppola, le parole dure al momento della sostituzione contro il Genoa gli costano il posto che altrimenti sarebbe stato suo, con Codrea non ancora recuperato in toto. (4-3-1-2) Curci; Rossettini, Ficagna, Portanova, Del Grosso; Vergassola, Codrea, Galloppa; Kharja; Maccarone, Frick.
TATTICA - A Siena, Giampaolo, cultore del 4-4-2 con esterni larghi ed offensivi, ha dovuto cambiare, mettendo da parte il “suo” modulo per dare vita ad un 4-3-1-2, in modo da dare spazio e maggiore libertà alla creatività dell'uomo col più alto tasso tecnico del Siena, tale Houssine Kharja, dal quale dipende per lo più la manovra in fase di finalizzazione dei senesi. Da lui passa l'ultimo tocco per le punte ed è lui a sfruttare, con continui inserimenti, il lavoro degli attaccanti che tendono ad allargarsi creando lo spazio. Come ben avvisa Zenga, occhio a quei 3 centrocampisti che fanno per 6.
Proprio in virtù di questa “massima”, difficile aspettarsi un Catania troppo sbilanciato in avanti; accortezza e ripartenze. Centrocampo massiccio, per contrastare la verve degli avversari, ed una marcatura tutta dedicata a Kharja. Due esterni offesivi veloci per le ripartenze, ispirate da un regista che abbia anche capacità di interdizioni, e che abbiamo come terminale offensivo una punta di riferimento. Semplice, essenziale, sulla carta efficace.
UOMINI CHIAVE
PORTANOVA: Plasmati o Paolucci; gran parte del merito per l'inviolabilità della porta bianconera è suo.
MACCARONE: Ancora a secco di goal ma preziosissimo in zona assist; Frick conta su di lui.
CODREA: Nonostante le non perfette condizioni fisiche sarà lui a scendere in campo contro il Catania, Coppola non figura infatti tra i convocati.
BIZZARRI: Il momento di forma è ottima, che allunghi l'imbattibilità anche in zona trasferta?
TEDESCO: Avrà un'importanza tattica cruciale nello scacchiere che Zenga sta preparando.
LEDESMA: Quando è in campo fa sempre la differenza, le mani non contano..
|di Marco Di Mauro & Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 168 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale