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2008-10-26

Siena-Catania: commento tecnico


Un rapido elenco: 64,4% di possesso palla, 73% di vantaggio territoriale , 28 tiri in porta, 14 corner, 71 cross, 26 dribbling, 427 passaggi dei quali l'82% riusciti. È il Siena il piatto forte, il Catania sono solo briciole.
Quando tornerà Ledesma , ancora Ko nonostante si sperasse in un suo recupero, il centrocampo del Catania potrà tornare a pensare d'imporre il suo gioco, in casa come in trasferta; nelle ultime due uscite, senza il regista argentino, il Catania ha faticato tantissimo sulla mediana, costantemente aggirata dalla manovra avversaria e, quando in possesso palla, sempre estremamente imprecisa nell'impostare verso le punte.
L'infortunio di Llama, per quanto l'esterno si stesse rivelando utile su ambo le fasce( soprattutto in copertura), col conseguente ingresso di Tedesco , ha contribuito a riequilibrare l'assetto tattico della squadra, fino a quel momento spaccata in due tronconi, Paolucci e Martinez nella metà campo senese, gli altri 8 nella propria, con Izco spaesato , un po' qua un po' là, doveva essere il collante, non c'è riuscito.
Biagianti va a collocarsi davanti la difesa , e Maccarone finalmente inizia a trovare qualche difficoltà nell'inquadrare la porta (4 occasioni limpide fino a quel momento sui suoi piedi). Si fa più filtro, con Terlizzi, Silvestre e Biagianti stesso recordman in palloni recuperati(tuttavia è un po' come contare le gocce sul cappotto quando piove a dirotto..)ma nonostante l'apporto di un centrocampista, la linea arretrata dei rossazzurri soffre incredibilmente, più per suoi propri errori che “fantasticherie” degli avversari, tanti i pasticci al limite e dentro l'area che propiziano le conclusioni dei bianconeri, nessuno esente, il più ordinato è Alvarez, ed anche il più preciso in fase di transizione.
Medie troppo basse in efficacia d'impostazione, i meno peggio sono Carboni ed Izco , che dialogano con disinvoltura ma anche in totale sterilità. Codrea, 93% di passaggi riusciti , Vergassola 88%, Galloppa 82, Ghezzal 92%, e si può continuare.
Pallonate a liberare l'area e gioco assente dalla metà campo in su; la linea difensiva dei padroni di casa si attesta a 8 metri dal cerchio di centrocampo e sono ben 8 i giocatori che militano stabilmente nei 60 metri etnei ; la proporzione vuole invece solo 4 giocatori rossazzurri timidamente vicini alla mediana, con l'unico, Paolucci, più inoltrato, a tenere in pensiero Ficagna e Portanova. La miseria di 20 palloni giocati dall'undici di Zenga nella metà senese la dice lunghissima: 2 tiri fuori , uno respinto; oltre al rigore.
Va comunque evidenziato come la rete messa a segno da Mascara, pur su rigore, faccia crollare l'inviolabilità della porta di Curci al Franchi, chiusa da inizio campionato. Una rete che vale un punto su una diretta concorrente alla Salvezza, un punto che nemmeno la Roma era riuscita ad agguantare, solo la Sampdoria, mentre le sconfitte casalinghe dei toscani restano a zero.
Unica pecca del Siena, che ne determina poi l'asfittico bottino sottorete, è l'eccessivo ricorso ai cross con due attaccanti “brevilinei” che si trovano contrastati efficacemente dai “lunghi” etnei; il goal di Calaiò arriva così, ma è l'eccezione alla regola. Ben più pericoloso il Siena palla a terra del primo tempo.
Si rinnova l'appuntamento con l'1-1 Franchi e più in generale col pareggio quando si gioca contro il Siena, come quando arbitra Stefanini , sempre in trasferta per il Catania, 1 sconfitta nel 2006 e da allora 3 pareggi.
Merita una sottolineatura anche la prestazione di Paolucci, abbandonato per 80' ma pronto a combattere su ogni pallone giocabile, fino ad andarselo a conquistare a centrocampo. Decisivo a non vanificare il gran lavoro di Bizzarri, almeno quanto Mascara, la freddezza necessaria per piazzare il rigore, spiazzando il portiere, gli val bene la scalata alla graduatoria cannonieri interna: Paolucci raggiunto a 3.
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 142 volte


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