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2008-10-27

Mourinho: "Tanta volontà, poca disciplina"


MILANO - "Faccio i complimenti al Genoa che ha fatto una buona partita - ha dichiarato Mourinho ai microfoni di Sky - I loro giocatori si sono comportati in maniera molto disciplinata. Ogni volta che tentavamo di cambiare gioco loro si adattavano.
È un squadra intelligente e il loro allenatore è sempre stato molto attento: lo avevo detto alla vigilia e gli ho fatto i complimenti, personalmente, anche alla fine. Nel primo tempo tempo hanno avuto la stessa percentuale di possesso di palla, nel secondo noi abbiamo pressato di più e giocato molto alti anche perché loro sono rimasti in dieci per trenta minuti. Ma nonostante questo il Genoa è rimasto molto tranquillo, una tranquillità che abbiamo regalato noi, e ha potuto fare un grande lavoro.
Io, per quanto riguarda la nostra prestazione, sono più deluso dal secondo temo che dal primo. Nel primo tempo non abbiamo giocato bene, ma nella ripresa c'è stata poco disciplina tattica e questo non mi piace. Mi assumo sempre tutte le responsabilità e proteggo sempre i miei calciatori, però voglio responsabilità anche da parte loro. Questo deve essere chiaro. Qualcuno, forse, non ha ancora capito bene come sono fatto. Allora, se non ha capito, capirà martedì al momento delle convocazioni per la gara di Firene. Perché non è un problema per me un calciatore che non gioca bene, ma tutti devono giocare per la squadra, questo per me è fondamentale. Io sono fatto così.
Nel secondo tempo non abbiamo avuto l'ampiezza che volevo e che poteva mettere in difficoltà il Genoa: due ali e due centravanti, uno più avanti e uno più indietro. Invece c'è chi come Ibra ha lavorato fantasticamente per la squadra, muovendosi e offrendo sempre un'opportunità al compagno con la palla, e chi invece non lo ha fatto.
Devono capire che qui c'è una sola testa che decide. Che può decidere bene o male, ma decide per la squadra. Chi non fa quello che vole l'allenatore non può andare bene con me".
Josè Mourinho come sempre è chiaro. È già scattata, fra i giornalista, la caccia al nome di chi potrebbe non essere convocato per la trasferta di Firenze, ma questo è un giochino al quale il portoghese non si presta.
"Prima parlerò con loro e poi con voi", risponde al giornalista. Anche perché, è parola dello stesso allenatore, all'Inter non è mai mancata "la voglia e l'attenzione di alcuni reparti. Cordoba e Burdisso hanno fatto un ottimo lavoro per la linea difensiva, Stankovic e Zanetti malgrado la stanchezza hanno lavorato con grande concentrazione in mezzo al campo, Quaresma ha saltato poche volte l'uomo e ha regalato solo un vero cross assist, quindi si può chiaramente dire che non ha giocato bene, però è stato disciplinato e io, per questo motivo, lo proteggrò.
Adriano? Era un po' stanco, per questo motivo è stato sostituito. Solo per questo. Adriano è un attaccante che gioca con al palla tra i piedi, però le pressione dei difensori del Genoa è stata ottima e lui ha trovato qualche difficoltà. Per questo motivo, nella ripresa, ho inserito Balotelli e Obinna che non avevano giocato mercoledì in Champions. Quindi è entrato Cruz al posto dell'infortunato Muntari perché volevo il doppio centravanti in verticale su Ibra centrale. Cercavo ampiezza e pressione sulla difesa degli avversari che, ovviamente, in dieci uomini, facevano fatica a uscire, a giocare in velocità nel possesso palla come nel primo tempo. Sono stato sfortunato: mentalmente l'allenatore del Genoa ha avuto dai suoi calciatori l'atteggiamento e la disciplina tattica che voleva, io no".
Si parla dell'infotunio di Sulley Muntari. Un problema muscolare alla gamba destra. "Purtroppo - dice Mourinho - l'emergenza che all'inizio avevamo in difesa si è spostata a centrocampo. Non credo di poter aver Muntari per la prossima gara, speriamo non sia nulla di grave. Spero di avere Cambiasso al cento per cento per il fine settimana e, sempre a Reggio Calabria, spero di avere anche Vieira. Poi, per l'eventuale impiego di Cambiasso a Firenze, dovremo valutare nelle prossime ore". Quando si parla di classifica, Mourinho è meno severo di quando analizza la prestazione della squadra. "Del Milan mi preoccupo sono quando c'è il derby. Ora penso che, volendo sempre di più, non posso dirmi soddisfatto per i 17 punti, ma siamo primi in classifica, in campionato e anche in Champions, quindi va bene così. Il campionato è una maratona che si conclude a maggio ed è allora che bisogna essere primi in classifica". Infine, una battuta sulle ennesime voci giornalistiche che rilbalzano dall'Inghilterra e che vorrebbero Mourinho di ritorno dopo aver concluso l'esperienza nerazzurro.
"Certi giornali su dieci notizie ne indovinano una... Comunque, sia chiaro, io sono all'Inter e sto bene e starò bene sino al mio ultimo giorno di contratto, sino a quando il dottor Moratti dirà 'okay Josè, chiudiamo qui'. Non penso a niente altro che non sia l'Inter".
|Ufficio Stampa Inter - Fonte: www.inter.it| - articolo letto 134 volte


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