Marino ritorna nella sua Catania per un insolito scontro al vertice. Nella consueta conferenza stampa della vigilia ammette: “Fa un bell'effetto”.“Fa un bell'effetto vedere un Catania-Udinese di alta classifica. All'inizio nessuno avrebbe potuto immaginare una simile classifica”, esordisce Pasquale Marino nella consueta conferenza stampa della vigilia. Il tecnico bianconero, che nel suo passato è stato proprio alla guida del Catania, analizza il momento magico che stanno vivendo gli etnei e mette in guardia. “Il Catania è la vera rivelazione del campionato. Udinese e Napoli sono partite dalle buone posizioni conquistate lo scorso campionato e con organici collaudati. Il Catania invece si è salvato per due anni di fila – commenta -. In casa il Catania ha vinto tutte le partite senza subire gol. Anche quando c'ero io il Massimino era la nostra forza, poi per i tragici fatti del 2 febbraio, che spiace sempre ricordare, essere costretti a giocare fuori casa ci ha fortemente danneggiato”.
Per Pasquale Marino affrontare la sua ex squadra ha sempre un sapore speciale. “Sicuramente ero più emozionato lo scorso anno, ma resta comunque una gara particolare. A Catania sono rimasti tanti ragazzi che ho allenato e che stimo molto a livello umano e professionale – risponde, prima di concentrarsi di nuovo pienamente sulla sua Udinese -. Il Catania è una squadra in salute, perciò dovremo curare i minimi dettagli. E' vero però che anche noi stiamo attraversando un buon momento”. E così i bianconeri devono affrontare anche il prossimo ostacolo sfruttando la spinta data dall'entusiasmo della bella vittoria contro la Roma di domenica scorsa al Friuli. “La vittoria sulla Roma fa crescere la consapevolezza nei propri mezzi, ma non bisogna abusarne – conclude – anzi dobbiamo affrontare tutte le squadre con la stessa mentalità con cui abbiamo affrontato la Roma. La squadra sta bene e offre prestazioni convincenti, ma dobbiamo fare attenzioni a non fare pause dal punto di vista psicologico”. |Sito Ufficiale Udinese Calcio - Fonte: www.udinese.it| - articolo letto 126 volte