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2008-10-26

IL TRENO DEI DESIDERI… VIOLA E MILAN SULLA SCIA


Un terzetto al comando. Inter, Udinese e Napoli. Questo è il verdetto uscito dall'ottava giornata di campionato. L'ex capolista solitaria Inter, si fa imporre il pari interno da un ottimo Genoa, che, pur giocando in 10 per quasi tutta la ripresa, tiene botta ai nerazzurri, sfiorando il colpaccio all'ultimo secondo di gioco con una punizione del redivivo Thiago Motta. La squadra di Mourinho mostra ancora una volta, difficoltà nel costruire gioco a San Siro. Nel suo stadio infatti la la corazzata nerazzurra diventa una squadra mediocre, incapace di costruire azioni veramente pericolose. Forse Mourinho dovrebbe rivedere qualcosa nel sistema di gioco, perchè è impensabile vincere lo scudetto se non si vince in casa con squadre di livello inferiore. Gasperini vince ai punti la sfida col tecnico portoghese, schierando un Genoa che non rinuncia ad attaccare fino a quando è in parità numerica. Con un Milito in versione “tuttofare” che svaria per l’intero fronte offensivo e torna pure a difendere, i rossoblù creano non pochi problemi a campioni d'Italia, pur non potendo disporre tra gli altri di Palladino e Gasbarroni
Corrono invece Napoli e Udinese. I partenopei espugnano l'Olimpico battendo la Lazio, grazie ad un autogol. Il modo in cui è maturato il risultato nulla toglie agli uomini di Reja, che,soprattutto grazie a Maggio e Lavezzi, hanno creato molto e messo in crisi i capitolini. Per la squadra di Rossi un punto nelle ultime 4 gare. I biancocelesti paiono essere un lontano ricordo della squadra che incantò nel primo mese di campionato e Zarate non vede più la porta come all'inizio. C'è qualcosa da rivedere soprattutto in fase difensiva, aspettando comunque il completo recupero di Rocchi davanti.
L'Udinese invece si sbarazza di una Roma sempre più in crisi: quinta sconfitta in 8 gare di campionato, settima in 11, se ci si aggiunge pure la Champions. E' vero che la partita è stata condizionata dalla pessima direzione dell'arbitro Saccani, che ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare e anche di più, ma lo strapotere degli uomini di Marino è stato netto. Floro Flores- Pepe – Di Natale hanno preso più volte d'infilata una difesa dove Loria e Cicinho sono impresentabili a certi livelli. Il giocattolo giallorosso non si è rotto: si è fracassato in diecimila pezzi. Quello bianconero invece funziona benissimo. Questo il succo della gara.
Al trio di testa si avvicina il Milan grazie alla vittoria a Bergamo contro l'Atalanta. I rossoneri paiono veramente aver preso il ritmo scudetto. Pur in un match non brillante e con un Ronaldinho sotto tono, i rossoneri sono riusciti a portare a casa tre punti. La squadra di Ancelotti è sempre più convinta dei propri mezzi. Borriello pare essersi calato perfettamente nel ruolo di centravanti boa. Rimane la grana Pato, che pare essere relegato ormai al ruolo di riserva. Ma le gare sono molte e anche il giovane brasiliano dovrebbe trovare spazio.
Nelle altre tre gare prima vittoria di Sampdoria, Reggina e Cagliari rispettivamente contro Bologna,Lecce e Chievo. La squadra di Mazzarri domina tutta la gara e ritrova Bellucci (autore anche di un gol). Per Arrigoni invece è ancora buio presto. Il Bologna è apparso troppo rinunciatario e inconcludente in avanti. La squadra ha bisogno di almeno 5-6 rinforzi a gennaio se non vuole sprofondare di nuovo in B.
La Reggina invece sfrutta due rigori di Corradi per battere il Lecce. Orlandi respira, ma l'impressione è che i calabresi fatichino ancora molto in fase di impostazione. Per il Lecce una battuta d'arresto che deve far riflettere. La squadra è ben messa in campo da Beretta, ma molto spesso accusa pause fatali. Se non si trova a continuità per 90 minuti sarà difficile salvarsi. Il Cagliari invece pare aver ritrovato Acquafresca, che con un un gran gol ha spianato la strada della vittoria alla squadra di Allegri. Il Chievo pare essere un pallido ricordo di quello dello scorso anno e un cugino di “nono grado” rispetto a quello che sorprese tutti durante la sua prima esperienza in A. La formula col trequartista pare non funzionare, Pellissier non vede la porta, la difesa è troppo vulnerabile. Se Iachini non inverte la tendenza, rischia di finire anzitempo la sua avventura in A, come già successe a Venezia.
|di Davide Luciani – Redazione Calcio Magazine.net|
UN VAGONE DI “PRIMA CLASSE” – Un vagone speciale del treno dei desideri è dedicato ai viola perché un viaggio così insidioso era difficile da affrontare e portare a casa con successo. Gli uomini di Prandelli viaggiano in prima perché hanno un asse offensivo formidabile con il recupero di Mutu e Gila che segna anche di “mano”… L’ultimo vagone è Frey che però forse resta quello più importante visto che li hanno accesso solo in pochi (nel senso di palloni). Una prestazione formidabile che spegne la forza di reazione di un Palermo che conferma ancora una volta di avere un ottimo gioco con Ballardini e che è stata penalizzata dalla partenza sprint dei viola. Potrà dire la sua perché è squadra che diverte ma crea anche azioni ed è capace di mettere in seria difficoltà l’avversario. Se il 3-1 infatti sa di gara condotta facilmente non bisogna farsi abbagliare dal risultato.
Ma come ben si sa nel calcio contano gli episodi e il fatto di metterla dentro. Purtroppo per i siciliani questa sera solo i viola avevano il biglietto di prima e ora saranno gli uomini di Mourinho a doversi ricordare di fare per tempo il biglietto perché mercoledì al Franchi si gioca la vetta ed è un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire… Quante emozioni sa donare questo treno perché si sa viaggiare apre la mente e spesso fa sognare…
|Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista| - articolo letto 148 volte


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