IPSE DIXIT - Lo sapeva già, l'esito della partita, Pietro Lo Monaco, che pochi giorni fa asseriva: “Marino ha più preso più di quello che ha dato, a Catania”. Vero verissimo, l'Udinese ha colto molto più di quanto non abbia seminato sul campo, uno 0-2 che non ci sta (…) perché si riferiva a questo Pietro Lo Monaco, giusto?
Chi proprio non lo sapeva, l'esito della partita, era Christian Terlizzi, che in conferenza stampa, lunedì, commentava così lo scontro tra miglior attacco ed (ex) miglior difesa del campionato: “Conta di più la solidità che hai dietro - e non mancava di aggiungere - l'Udinese arriva a Catania, come c'è arrivata anche l'anno scorso e poi ha sempre perso”. PASSO E DOPPIO PASSO - Questione di “fisica”: Una lambretta che supera in accelerazione un Porsche (1)988 è una barzelletta, non certo qualcosa su cui scommettere. Eppure Sardo, ostinato nel tentare il dribbling in velocità a Sanchez, sembra non capirlo, anzi pare averci giocato qualcosa su: Probabilmente il posto da titolare. Zenga lo tira fuori al 45'.
Chi va a passo doppio, chi invece tenta troppe volte il doppio passo, fino ad andare fuori tempo, prima, fuori fase poi, fuori campo infine. Partita da dimenticare per Jorge Martinez, che non ne azzecca una, passa quando dovrebbe tirare, tira quando dovrebbe passare, dribbla quando… dovrebbe giocare. Necessita di disciplina militare, dopo l'Attenti, il Riposo.
Peccati veniali, se in stagione venatoria a Silvestre non riesce la caccia alla Quaglia(rella) e Paolucci e Mascara dimenticano di far la convergenza alle scarpette.
QUESTIONE DI FORMA - Il goniometro nella rotula, otto pistoni nei polpacci, quattro camere d'aria nel torace, un sistema operativo di ultima generazione nella testa… e per tre viti nella mano Ledesma non gioca?
La cura Stovini funziona, tre giornate di stop per riaverlo in campo più attento, ordinato ed efficace che mai, adesso toccherà a Silvestre e Terlizzi, quindi almeno altre 5 gare da titolare, al Magnifico, spettano di diritto, anzi, per il bene della squadra.
Se l'Italia scende in campo per la Scuola, i tifosi catanesi pronti a scendere in piazza per la Difesa: “No ai Tagli su Stovini”. Avere il Campo il numero 6, è meglio che fare 6 al SuperEnalotto.
I DUE NINO - Pasquale, fedele al suo cognome, ha rotto le “uova” nel paniere del Catania, lo sa e non lo nasconde, felice com'è per la sorpresa trovata: il primato in classifica.
E così e il “Nino” che sorride alla fine della gara non è quello “Pulvirenti”, ma quello “Maravilla”, insieme a tutta la combriccola bianconera, fortunata erede (per cromia) di quei punti sottratti a Siena e Torini che, maturati gli interessi, ha voluto significare tre punti lordi, uno netto in meno, nella classifica “meritocratica” del Catania.
E ADESSO, ARAZIO - “In trasferta - afferma Zenga - soffriamo il non sentirci a casa, nel nostro ambiente, in uno stadio che conosciamo ”. Così, mentre i catanesi di stanza a Roma proveranno a far passare "Torrisi Supermiscela" in filodifussione allo stadio, ed il Sindaco Stancanelli proverà a convincere Alemanno a far giocare la gara in notturna, (a luci rigorosamente spente), come espediente psicologico per ovviare questo “blocco” il Catania preparerà la gara chiamando l'ARAZIO il suo avversario.
Chissà, cambierà qualcosa? |di Alter Ego - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 250 volte