Ciccio Esposito: ''Terzo scudetto vicino. Dimenticati i viola del passato''
Il nome di battesimo è Salvatore ma per tutti è Ciccio Esposito, uno di quelli che hanno fatto la storia della Fiorentina. Arrivato a Firenze a soli 14 anni nel 1962, si è fatto tutta la trafila delle giovanili viola per poi disputare 6 stagioni in prima squadra conquistando lo scudetto del 1968/69, il secondo e ultimo della storia gigliata. Con la maglia gigliata addosso ha giocato praticamente in tutte le competizioni: Coppa Campioni, Coppa delle Fiere, Coppa Mitropa, Anglo-italiano e Coppa delle Alpi. Violanews.com lo ha intervistato per parlare del momento della Fiorentina, anche perchè sul finire della carriera Esposito ha militato per una stagione anche nel Siena, prossimo avversario viola in campionato, vincendo il campionato di C2 1981/82.
Come vede la Fiorentina in questa quarta stagione di Prandelli?
Il famoso 'progetto' dei Della Valle va avanti, sono arrivati in estate tanti giocatori di qualità e di prospettiva anche per il futuro. E poi c'è un Gilardino davvero straordinario che sta andando oltre alle aspettative. Questa prima parte di campionato non si può che giudicare positiva, i viola sono a ridosso della vetta e stanno crescendo nelle ultime settimane. In Champions invece si poteva fare di più e mi riferisco soprattutto ai due punti persi a Lione dopo il doppio vantaggio. Adesso si fa dura anche se con due scontri diretti in casa i viola possono farcela, decisiva sarà la gara col Bayern.
Il prossimo avversario in campionato sarà invece il Siena...
Conosco l'ambiente, ci giocai in categorie inferiori ma conservo bei ricordi di quell'annata. E' un campo difficile per la Fiorentina perchè la squadra di Giampaolo sta giocando un buon calcio come testimonia la bella partita di Milano. E poi c'è il valore aggiunto del derby, che a Siena è particolarmente sentito visto che per loro è quasi la gara dell'anno. Credo però che ai bianconeri possa star bene anche il pareggio mentre la Fiorentina deve provare a vincere anche senza Gilardino.
Da ex mediano, cosa ne pensa del centrocampo viola?
E' un reparto dove ci sono giocatori importanti. Felipe Melo? E' un buon interdittore e uno che dà l'anima in campo e io apprezzo sempre questo tipo di giocatori. Per la verità però non sono ancora riuscito ad inquadrarlo bene dal punto di vista del ruolo, mi dicono che in Brasile ed in Spagna giocasse più avanti. Montolivo? E' forse il giocatore che aspettano da più tempo a Firenze, ha tanta qualità e deve tirarla fuori. E' ancora giovane ma dovrebbe assumersi più responsabilità di quanto non abbia fatto finora. Forse soffre un po' anche qualche paragone scomodo con dei grandi campioni della storia gigliata... Il nuovo modulo? La Fiorentina ha fatto due ottime prove con Santana trequartista, aspettiamo però nuove conferme prima di poter giudicare.
A proposito di storia, lei faceva parte dell'ultima Fiorentina scudettata e quest'anno ricorrono i 40 anni: c'è qualcosa in ponte per questa ricorrenza?
Non lo so, per il momento nessuno della società ci ha contattato e probabilmente non sarà organizzato nulla. Ricordo invece con piacere i festeggiamenti per il trentennale che peraltro coincise con la Fiorentina che sfiorò lo scudetto con Edmundo e Batistuta, senza quell'infortunio... La Fiorentina di oggi si è un po' dimenticata delle glorie del passato ed è un peccato non vedere in società i campioni viola di un tempo come capita in altre piazze. Comunque non si può dir niente ad una società che sta ottenendo grandi risultati.
E allora quanto manca per arrivare al terzo scudetto?
Manca poco, forse un po' di convinzione da parte di tutti. La società c'è, l'allenatore anche e la squadra è già molto forte. Già oggi la Fiorentina se la può giocare con tutte, serve un ultimo sforzo ulteriore per far fare alla squadra quell'ulteriore gradino". |di Simone Bargellini - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 349 volte