CI MANCAVA, bisogna ammetterlo. Una partita di campionato importante, di quelle che valgono la vetta, provoca sempre sensazioni particolari. Giocare per il primo posto della classifica, dopo due anni vissuti a distanza abissale dal vertice, è una forte motivazione per tutto il popolo rossonero. La sfida contro il Napoli si preannuncia scoppiettante e spettacolare, lontana dai tatticismi che solitamente contraddistinguono questi big match. Il Napoli di Edy Reja, infatti, affronterà il Milan a viso aperto, deciso a misurare fino in fondo le sue reali potenzialità. Quali sono, allora, i punti di forza di questo Napoli che si presenta alla Scala del Calcio da primo in classifica?
GRANDI MERITI - Prima che ai giocatori, grande merito va dato al trio composto dal presidente De Laurentis, il direttore sportivo Marino e il mister Reja. Se il patron ha dato vita a questo progetto investendo cospicuamente per assemblare una squadra molto ambiziosa, il suo braccio destro Pierpaolo Marino ha gestito al meglio le risorse finanziarie della società. Dopo aver azzeccato tutti gli acquisti nella scorsa stagione (Lavezzi e Hamsik su tutti, ma non dimentichiamo l’apporto determinante dato da Zalayeta, Gargano, Blasi e Santacroce), l’ex d.s. dell’Udinese si è ripetuto quest’anno, portando all’ombra del Vesuvio giocatori di valore come il bomber Denis e l’esterno Maggio. Grandi meriti, però, sono da attribuire anche ad Edy Reja. Il tecnico di Gorizia, protagonista della scalata dalla C1 all’Europa, è riuscito a ricavar fuori il meglio dai suoi giocatori, dando al Napoli un gioco spettacolare e redditizio. Coniugare questi due aspetti, ottenendo risultati importanti con una squadra molto giovane, è una strada che difficilmente le squadre italiane hanno deciso di percorrere. Napoli, Udinese e Fiorentina lo stanno facendo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
I TRASCINATORI - Il gioco del Napoli si basa molto sulla freschezza e sulla vivacità dei suoi giovani interpreti. Paradossalmente – ma non ditelo ai tifosi napoletani – l’eliminazione dalla Coppa Uefa ha favorito i partenopei, che così possono concentrarsi esclusivamente sul campionato. Sostenere il doppio impegno sarebbe stato complicato per una squadra che adotta un gioco molto dispendioso dal punto di vista atletico. E’ vero che la rosa è completa e propone valide alternative in ogni ruolo, ma è anche vero che il Napoli difficilmente potrebbe rinunciare ad alcuni uomini fondamentali per lo sviluppo del proprio gioco, come Hamsik e Lavezzi. Marek Hamsik, esploso lo scorso anno, sta vivendo la definitiva consacrazione in questo avvio di stagione. Ottimo tecnicamente, completo nell’uso dei due piedi, dotato di spiccato senso tattico: il cursore napoletano è il prototipo del centrocampista moderno e su di lui hanno messo gli occhi molte big europee. L’altro gioiello di questa prestigiosa galleria è il pocho Lavezzi, incontenibile nelle ultime partite giocate. L’anno scorso, pur mettendo in vetrina le sue enorme qualità nello scatto e nel dribbling, dimostrò qualche limite nella continuità di rendimento. Quest’anno, invece, si sta rivelando sempre più il trascinatore del Napoli. Migliorato in fase realizzativa e divenuto ancor più leader in campo, Lavezzi è forse il giocatore più in forma del campionato. Personalmente nutro ancora qualche dubbio sul suo possibile utilizzo in un top team italiano, abituato a trovare difese chiuse che non concedono molti spazi, ma il livello qualitativo è altissimo e i tifosi napoletani hanno addirittura fatto una petizione per mettergli sulle spalle la maglia numero 10, ritirata in onore di Diego Armando Maradona.
Anche A San Siro Reja riproporrà il classico 3-5-2, con cui ha vinto a Roma contro la Lazio e schiantato la Reggina per tre a zero mercoledì. I tre centrali difensivi davanti a Iezzo saranno Contini, Cannavaro e Santacroce. A centrocampo Gargano è il metronomo della squadra, affiancato da due interni di spessore come Hamsik e Blasi. Fondamentali, nel gioco del Napoli, sono le fasce laterali: a destra è già intoccabile Maggio, mentre a sinistra il giovanissimo Vitale dovrebbe spuntarla su Mannini. L’attacco sarà composto da Lavezzi e Denis, autore di una strepitosa tripletta nell’ultimo turno.
IN RAMPA DI LANCIO - Prestare molta attenzione ai punti di forza del Napoli è fondamentale, ma il Milan deve badare soprattutto a sé stesso. L’ambiente rossonero, carico e ricco di entusiasmo, è fiducioso: sa che la squadra difficilmente sbaglia queste partite. Carlo Ancelotti farà rientrare nell’undici titolare quei giocatori che hanno riposato per essere al top per questo match: Maldini, Ambrosini, Ronaldnho e Borriello. Ma è da tutta la squadra che ci si aspetta un ulteriore dimostrazione di forza, consapevoli del fatto che una vittoria nel posticipo di Domenica lancerebbe definitivamente il Milan in questo campionato. |di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 145 volte