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2008-11-04

Mourinho: "Vinciamo e siamo qualificati"


NICOSIA (CIPRO) - "Sappiamo che, vincendo domani, saremo qualificati. Questo è il nostro primo obiettivo nel girone. La Champions è una competizione molto rischiosa, bisogna stare attenti a non commettere passi falsi e a non complicarsi la vita, ma sappiamo cosa dobbiamo fare. Il nostro obiettivo è il primo posto".
Così ha parlato José Mourinho prima di Anorthosis-Inter, il quarto impegno stagionale dei nerazzurri nel Gruppo B della Uefa Champions League. L'allenatore nerazzurro ha voluto sottolineare che "L'avversario è tosto, già nella gara d'andara si e preparato molto bene e ha saputo metterci in difficoltà, quindi non ci aspettiamo una gara facile. Davanti ai suoi tifosi, l'Anorthosis ha sempre vinto, ha battutto avversari forti e quindi proverà a creare problemi anche a noi. Ma noi abbiamo l'obiettivo della vittoria e scendiamo in campo sempre per vincere".
Come sempre, durante gli appuntamenti con la stampa, sono numerosi i commenti che vengono chiesti al tecnico nerazzurro. Si parte, per esempio , dal modulo della squadra, in base a quello che si è visto a Reggio Calabria: "Lo so, che per molti di voi critici, avrei dovuto inserire dei difensori già dopo il 2-0 di Vieira, ma questo non è il mio calcio e, come ho detto tante volte, l'Italia non mi cambierà, allora ho preferito giocare con un modulo molto offensivo e alla fine se abbiamo vinto la partita, il motivo è stato proprio questo, quello di aver sempre cercato il successo anche dopo il loro 2-2. La cultura italiana del pragmatismo non mi cambierà e cercherò di portare a casa il risultato e, l'ho fatto altre volte in carriera solo se sarò costretto a difenderlo negli ultimi minuti, non all'inizio delle partite".
Poi si è parlato dell'utilizzo di Ibrahimovic: "Non riesco a capire per quale motivo tutti si preoccupano di Zlatan. Ibrahimovic è un giocatore che sta bene fisicamente e psicologicamente e che sta giocando splendidamente bene per la squadra. Un giocatore che, ha giocato in maniera perfetta una gara nella quale è stato protagonista in tutte le azioni. Sono sicuro che se un giorno dovessi metterlo in panchina tutti i critici sarebbero pronti a contestare la mia scelta. Io non scelgo in base e quello che dicono i critici e se un giocatore sta bene come Zlatan in questo periodo, gioca, anche perchè le casualità di un infortunio sono pari a quelle che possono succedere ad una persona che uscendo da questo stadio mette un piede sotto una macchina".
Si parla di Julio Cruz e il tecnico sottolinea: "Julio è qui con noi, è tra i convocati e domani verrà in panchina. Per la squadra e per me è importante avere un giocatore della sua esperienza e con le sue capacità, a disposizione". Inevitabile a questo punto la domanda su Adriano: "Io credo, che se Adriano lo vorrà, troverà ancora spazio con noi, come lo ha trovato prima quando ha fatto molto bene. Non è con noi in questa occasione, ma mancano altre due partite in Champions e sono convinto che se vorrà, Adriano sarà con noi".
Proseguendo sui commenti riguardanti i singoli giocatori José Mourinho parla per esempio di Ricardo Quaresma: "Non ero preoccupato prima, quando ha disputato qualche gara negativa e non mi esalto adesso che ha fatto una buona prova a Reggio Calabria. Lo conosco da tanti anni, e non da pochi mesi come chi l'ha visto in Italia e da lui voglio sempre di più perchè ha potenziale enorme. Su Mancini il discorso è un pò diverso, lui è un giocatore che gioca in Italia da tanti anni, ma è anche vero cha ha cambiato squadra e metodi di gioco e quindi anche lui ha bisogno di un periodo di adattamento. Ha giocato ottime gare ma anche quando non lo ha fatto al meglio, è stato decisivo ed importante come a Firenze". Infine, uno dei temi caldi in queste ore in Italia è quello degli arbitraggi. Mourinho è molto chiaro nel suo ragionamento: "Io credo che in Italia ci sia un livello professionale degli arbitri molto, molto alto, con un grande capo degli arbitri. So che lavorano molto e che si trovano tutte le settimane a Coverciano per migliorare e valutare tutto quello che viene fatto durante le partite e, quindi, sono convinto che noi tutti siamo in buone mani. Dico solo uno cosa e questo è il mio pensiero: nel calcio mi piace che la legge arbitrale sia uguale per tutti, che siano bianchi, rossi o azzurri, che siano grandi o piccoli, tutti, sul campo durante una partita devono essere giudicati ugualmente".
|Ufficio Stampa Inter - Fonte: www.inter.it| - articolo letto 148 volte


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