MILANO – Milano resterà nel cuore di Facundo Diaz Acosta. Vincendo l’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (73.000€, terra battuta), il 22enne argentino ha raccolto i punti necessari per raggiungere l’obiettivo sognato da chiunque inizi a giocare a tennis: entrare tra i top-100, il Sacro Graal del nostro sport. Battendo Matteo Gigante con un doppio 6-3, si è garantito la certezza di attestarsi intorno al numero 96 ATP. Testa di serie numero 1 all’ASPRIA Harbour Club, l’argentino ha confermato i pronostici e ha intascato il terzo titolo stagionale dopo Savannah e Oeiras.
Si è chiuso ieri, 9 luglio, in questo modo l’Aspria Tennis Cup, il torneo professionistico di tennis – parte integrante dell’ATP Challenger Tour – che dal 2006 si disputa sulla terra rossa dell’Aspria Harbour Club Milano – da 30 anni tempio del tennis in zona San Siro con 18 campi su quattro diverse superfici (più 4 da padel) a disposizione di tutti gli amanti della racchetta
Nell’afa milanese (la temperatura non è mai scesa sotto i 30 gradi), nessuno dei due ha espresso il suo miglior tennis: Diaz Acosta per la tensione, Gigante per la stanchezza accumulata negli ultimi due giorni. Il match si è deciso nel cuore del primo set: sul 3-3, Diaz Acosta ha giocato un brutto game di servizio, commettendo tre doppi falli e concedendo ben quattro palle break a Gigante. In sintesi, dal 3-3 al 6-3 Gigante ha avuto la palla game in tutti i giochi, ma l’ha sempre spuntata l’argentino. A quel punto è emersa la fatica e il secondo set ha offerto meno spunti: troppo spesso il romano si è liberato dello scambio con la palla corta, ma più per necessità che per effettiva convinzione. Pochi minuti dopo, il bonaerense poteva festeggiare con il suo coach (Juan Manuel Tiscornia, uno dei tecnici della sua accademia) e poi si lasciava andare a un urlo liberatorio.
DIAZ ACOSTA: “HO TANTO DA MIGLIORARE”
“Faceva molto caldo, poi era una finale ed eravamo entrambi nervosi – racconta Diaz Acosta – quest’anno ne avevo giocate alcune, quindi ero più abituato di lui. Tuttavia, sapevo di giocarmi i top-100 ATP e il tabellone principale dello Us Open, dunque ero molto teso. Allora ho provato a concentrarmi sulla tattica, sul come giocare e non pensare a fattori esterni”.
È stata una finale tra mancini, dunque chiediamo a Diaz Acosta se ha dovuto pensare a qualche accorgimento tattico. “In realtà dipende dai singoli giocatori – racconta – per esempio Matteo possiede un ottimo rovescio, dunque dovevo evitare che lo tirasse con i piedi dentro il campo, cercando di tenerlo lontano dalla riga. A quel punto, provavo a essere io a dominare lo scambio. Credo che sia stata la chiave”.
Con questo successo entrerà tra i top-100 ATP e si garantirà la sua prima ammissione diretta nel tabellone principale di uno Slam, al prossimo Us Open. “Un traguardo davvero importante: chiunque inizia a giocare a tennis vorrebbe diventare top-100 per vivere di questo sport, che è incredibilmente difficile – dice con una punta d’orgoglio – adesso è il mio compito sarà mantenere questo livello e occuparmi delle cose da migliorare, che sono moltissime”. Con la sua nuova classifica, potrebbe anche pensare di cambiare programmazione e inserire più tornei ATP nella sua attività… “Domani farò una riunione con i miei allenatori e vedremo il da farsi. Di sicuro la prossima settimana resto in Europa, poi si vedrà”.
A proposito di campioni Slam, durante la premiazione c’è stata una gradita sorpresa: accolta da un filmato con gli attimi più emozionanti del suo successo al Roland Garros, ha partecipato Francesca Schiavone. Nostra Signora del Grande Slam è a capo dello “Schiavone Team Lab”, interessante progetto tecnico che fa base proprio presso l’ASPRIA Harbour Club e che ha l’obiettivo di preparare nuovi talenti del tennis, partendo proprio dal Club e che conferma ulteriormente lo stretto e profondo legame del Club con questa disciplina.
Nel suo intervento Francesca Schiavone si è complimentata con Aspria Harbour Club “Che è una fonte inesauribile di iniziative ed eventi. Bravissimi”. Ed è stata lei, insieme al presidente BCS Giuseppe Fumagalli, a premiare un Diaz Acosta felicissimo di poter scattare alcune foto insieme a una leggenda del tennis. Va dunque in archivio la 18esima edizione di un torneo che ha passato a pieni voti l’esame del cambio di data: giocare nella prima settimana di Wimbledon ha permesso di irrobustire il campo di partecipazione, con tanti giocatori di livello assoluto e una partecipazione-record dei tennisti italiani.
È mancata la ciliegina sulla torta di un successo azzurro, ma si sono viste bellissime cose, soprattutto da Matteo Gigante (il cui livello è ben superiore alla 211esima posizione che acquisirà con i punti della finale) e Flavio Cobolli, unico a togliere un set a Diaz Acosta. Senza dimenticare quel Luca Nardi che nei quarti è arrivato a matchpoint contro Gigante. Una grande settimana di tennis in un grande club, vanto della città di Milano… e non solo.
ASPRIA TENNIS CUP – TROFEO BCS (73.000€, terra battuta)
Finale Singolare
Facundo Diaz Acosta (ARG) b. Matteo Gigante (ITA) 6-3 6-3
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