Fino a qualche anno fa, criticare l’operato di Pierpaolo Marino, era un sacrilegio un po’ come criticare Cristiano Doni giocatore e uomo. Come per Doni, anche per Marino ero solo in mezzo al deserto di Bergamo ad avere un opinione non proprio entusiasta del suo operato dirigenziale sul mercato e a livello comunicativo (Stendardo, Floccari gli ultimi esempi). Sostenevo che stava indebolendo la squadra, criticandolo fin dalla cessione di Padoin quando venne lasciato andare alla Juve, senza prima aver trovato un sostituto all’altezza.
Un opinione personale che inizialmente non aveva nessun seguito, ma spesso accade che non sempre un opinione giusta, abbia un immediato consenso e ci vuole sempre un po’ di tempo prima di insinuarsi tra la gente. Oggi, i commenti su Marino non sono più idilliaci nemmeno tra i tifosi duri e puri. Si sono sentiti un po’ traditi dalle aspettative iniziali, pensando di veder arrivare a Bergamo dei nuovi Cavani o chissà chi, mentre ad oggi, a distanza di un anno, l’Atalanta si è fortemente indebolita in quasi tutti i reparti.
CESSIONI ECCELLENTI – E’ ovvio che di fronte ad alcune cessione, nemmeno Padre Pio avrebbe potuto farci qualcosa, ma il problema è non essere riusciti a sostituire le partenze con giocatori all’altezza o di prospettiva. Cazzola non sarà mai Padoin, tanto per intenderci, così come Brivio o Troisi, non saranno probabilmente mai Peluso e lo Schelotto dell’anno scorso. Gabbiadini, buon giocatore, poteva restare a Bergamo a crescere e non al Bologna. Parra, che personalmente non mi dispiace, non è certo quel colpo alla Marino che i tifosi si aspettavano. Discreto giocatore, ma di Parra ce ne sono a vagonate in ogni angolo del pianeta Terra. Potrei fare altri esempi come Matehu, ma fermiamoci qui.
BUDAN – Tutti i tifosi sono entusiasti per l’arrivo di Budan (poteva arrivare Sau, sappiatelo!), ma personalmente, (anche qui da solo in mezzo ad un’oasi), ritengo Budan un acquisto più sentimentale che utile. Budan arriva da infortuni seri, ha 32 anni e non è certo in grado di reggere i 90’. Puo’ tornare utile nelle fasi finali di partita, me lo auguro per il bene dell’Atalanta, ma c’era sicuramen te di meglio in giro. SAPETE COSA MI HA detto un dirigente molto famoso a livello nazionale?:“Budan? Non ce la fa più dai.. eheeh“. Va bè, vedremo…
10 GIORNI PER RIFARSI – Ma ora i tifosi chiedono qualche rinforzo vero. Leggendo qua e la qualche messaggio dei tifosi alle trasmissioni locali sull’Atalanta, chiedono a gran voce l’acquisto di Massimo Donati, giocatore che per l’Atalanta si butterebbe nel fuoco in quanto tifoso e pur di tornare ha già fatto sapere da mesi che si sarebbe ridotto l’ingaggio del 50%!! Donati potrebbe ricoprire il ruolo di centrocampista e difensore centrale, non prenderlo subito, sarebbe una sciocchezza imperdonabile. Caro Marino, errare è umano, ma perseverare è diabolico! Accontenti Colantuono e percassi una volta per tutte!
ESUBERI – Sul mercato, ci può stare che una squadra come l’Atalanta prenda scarti delle altri squadre, soprattutto se si tratta di top club. Ma un conto è prendere Budan o Giorgi e un conto giocatori che faticano a trovare spazio nel Milan, Inter o Juve. Per l’Atalanta restano comunque validi giocatori. Ci sono giocatori come Acerbi (difensore centrale), Antonini, Mensbah (esterni), Niang in prestito fino a fine stagione per farlo giocare con continuità (un esempio di trattativa possibile). Dalla Juve ci sono giocatori come Giaccherini che non trovano molto spazio, mentre dall’Inter c’è l’imbarazzo della scelta: Livaja, Coutinho, Jonathan etc etc.
Insomma, per arrivare ad una salvezza tranquilla, si poteva costruire una squadra di qualità che potesse portarci a giugno senza patemi e poi fin da maggio, cominciare a rifondare la squadra con acquisti di prospettiva abbinati a giocatori d’esperienza.
MODULO NUOVO e FORMZAZIONE FATTIBILE – Con l’emergenza terzini, perchè non utilizzare un 3-5-2 con Stendardo, Canini e Acerbi in difesa, Giorgi e Bonaventura o Moralez sullefasce. Cigarini, Donati (qualità in mezzo finalmente), Carmona in mezzo.
Davanti Denis, Parra/Budan oppure con Bonaventura dietro alla prima punta. Non voglio fare l’allenatore perchè non ne sono in grado, non ci capisco nulla di calcio e di tattica, ma a volte mi capita di azeccare in largo anticipo qualche previsione e opinione.
Lungi da me far la parte di quello dell”io l’avevo detto”, ma dopo Doni e Marino, mi auguro che chi di dovere, non segua sempre un’unica opinione di massa, perché non sempre la maggioranza ha per forza la verità in tasca.
[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]
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